Incidente mortale Argenta: chi era Gevis Muhaj

Stava tornando a casa quando è finito con l’auto contro un platano. Dolore in paese: "Ci eravamo sentiti poco prima"

Gevis Muhaj è morto in un incidente ad Argenta

Gevis Muhaj è morto in un incidente ad Argenta

Argenta (Ferrara), 30 novembre 2020 - Stava tornando a casa al volante della sua Ford Fiesta quando è andato a sbattere contro uno dei platani che costeggia via Matteotti, ad Argenta. L’impatto non gli ha lasciato scampo. Vittima dell’incidente è un ragazzo di 22 anni di origini albanesi, Gevis Muhaj.

Il ragazzo viveva a San Biagio, in un’abitazione a schiera di via Patuzza, dalla quale a breve aveva in animo di traslocare. Lavorava come operaio meccanico contoterzista in una importante azienda alimentare di Lavezzola (Ravenna), l’Unigrà. Stando alle prime ricostruzioni, il giovane automobilista ha fatto tutto da solo. Lo schianto si è verificato intorno alle 14.30 di ieri. Gevis era diretto a casa alla guida della sua utilitaria. Poco dopo l’incrocio con via Leonardo da Vinci, zona industriale Est, nell’affrontare una curva a destra, per cause ancora al vaglio dei carabinieri e della polizia locale giunti sul posto per i rilievi e il servizio viabilità, ha perso il controllo della macchina e ha sbandato.

Il mezzo, come impazzito, ha invaso la corsia opposta al suo senso di marcia, andando a schiantarsi contro un grosso platano a bordo strada. Un impatto violentissimo, che ha devastato la vettura. Il vano motore è andato in mille pezzi, volati nei campi al di sotto della sopraelevata. Poi, il contraccolpo ha scagliato di nuovo l’auto sulla carreggiata, facendole terminare la corsa contro un altro albero, sul lato opposto. Alcuni automobilisti di passaggio hanno lanciato l’allarme, subito raccolto dal 118. Ma all’arrivo dell’ambulanza per l’equipe medica non c’è stato nulla da fare. Ogni tentativo di prestagli soccorso e di rianimarlo è risultato vano: il suo cuore aveva cessato di battere subito dopo la botta. Per estrarre il corpo esanime, rimasto incastrato tra le lamiere dell’abitacolo, si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Portomaggiore.

Ancora da stabilire l’esatta dinamica dell’incidente. Diverse le ipotesi al vaglio degli investigatori: l’asfalto reso viscido dalla pioggia, oppure un ostacolo improvviso, senza escludere la velocità o un malore improvviso. "Ci eravamo sentiti al telefono una mezz’ora prima che accadesse la disgrazia – racconta con le lacrime agli occhi uno degli amici che come lui frequentavano un bar nella vicina zona della Celletta – e come di solito abbiamo scambiato due chiacchiere. Poi ci siamo salutati… ma non potevo sapere che quella sarebbe stata l’ultima volta". La prematura e tragica scomparsa di Gevis ha destato molta commozione e cordoglio, non solo tra gli amici, ma anche in tutta la comunità albanese. La morte del 22enne operaio lascia nel dolore la mamma, che abita a Consandolo, il papà di Lagosanto ed una sorella. Ora la salma si trova all’istituto di medicina legale di Ferrara, in attesa dell’autopsia. Quel tratto di via Matteotti non è nuovo a incidenti con esito fatale. Due anni fa vi perse la vita un 33enne romagnolo, schiantatosi a bordo del suo fuoristrada.