
"Infortuni sul lavoro, serve più attenzione. Famiglie devastate"
Alberto Alberti, 70 anni, è diventato presidente provinciale di Anmil, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. Eletto, anche lui all’unanimità, nel ruolo di vice presidente provinciale Alberto Grimaldi. Nel direttivo ci sono Andrea Casari, Roberto Cattozzi, Giancarlo Peratello, Giovanni Licari e Francesco Fiori. Le elezioni sono avvenute nella sede provinciale in via Cosme Tura 48 nei giorni scorsi.
Davanti a lei un serie di sfide. Dalle vittime sul lavoro, al caporalato, ai risarcimenti. Emergenze che ci stanno toccando da vicino, una strage infinita
"Noi siamo in prima linea in tutto quello che riguarda il mondo del lavoro e siamo a stretto contatto con quelle persone che vivono drammi quotidiani, per aver subito un infortunio e magari per gli ostacoli burocratici che si trovano davanti per riuscire ad ottenere i risarcimenti. Dolore che si aggiunge a dolore, per loro e per i loro familiari. Parliamo di famiglie devastate" risponde Alberti.
Se ne parla poco?
"Non mi limiterei a dire questo. In alcune fabbriche si verificano morti da esposizione ai prodotti chimici ma nessuno considera questo dato"
La sua è un’accusa pesante
"Ancora oggi dei morti sul lavoro in alcuni settori non se ne parla. I reali numeri delle vittime e dei traumi noi in realtà non li sappiamo. Dovrebbero indagare ed invece non indagano, si assiste ad un rimpallo di responsabilità. Ed alcune aziende per chiudere la partita sono pronte, parlo di fatti che sono avvenuti, ad assumere i figli. Proprio per mettere tutto sotto silenzio, per non far sapere nulla. Assumendo i figli le aziende non vengono toccate dai risarcimenti"
Lei è malato?
"Ho la asbestosi, malattia polmonare cronica conseguente all’inalazione di fibre di amianto. In pratica respiro con solo il 40% dei polmoni"
Come mai?
"Ho inalato polvere d’amianto"
È morto il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri. Graziano, ex capo di stato maggiore della Difesa e presidente del comitato militare Ue, era stato nominato presidente di Fincantieri nel 2022. Lo conosceva?
"Il dieci luglio dovevamo incontrarlo a Trieste, proprio nella sede di Fincantieri. Sono delegato dell’associazione Anmil nella commissione Inail. Dovevamo parlare del fondo vittime dell’amianto, soldi che dovrebbero andare a risarcire le famiglie che hanno perso i loro cari, a chi muore d’amianto"
Anche il problema del caporalato vi tocca da vicino. Nella nostra provincia questo fenomeno è presente, molto forte in alcune zone
"Riescono a sfruttare ragazzi che lavorano in regola nelle nostre campagne. Il caporalato arriva fino a queste persone che hanno un contratto regolare, magari sono loro ad occuparsi dei trasporti, della casa. L’ultimo episodio che è successo deve farci riflettere. Perché erano così stipati in quell’auto, era in regola quel veicolo? Spesso si tratta di mezzi in cattivo stato. Ora sarà l’Inail a occuparsi dei feriti, una piaga aperta. Dai gravi effetti sociali".
Mario Bovenzi