La nuova Casa dell’ortolano. Intervento da tre milioni di euro per il polo ricettivo e di servizi

Il sopralluogo nella struttura situata nel Sottomura: la fine dei lavori è prevista entro settembre "Ospiterà mini appartamenti per cicloturisti e un bistrot. Sarà un’attrazione turistica e didattica".

La nuova Casa dell’ortolano. Intervento da tre milioni di euro per il polo ricettivo e di servizi

La nuova Casa dell’ortolano. Intervento da tre milioni di euro per il polo ricettivo e di servizi

"Entro settembre il termine dei lavori alla casa dell’ortolano". A dare l’annuncio è stato il sindaco Alan Fabbri nel corso del sopralluogo effettuato nella mattinata di ieri al cantiere della struttura, durante il quale ha tenuto un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori. Presenti anche gli assessori al Patrimonio, Angela Travagli e ai Lavori pubblici Andrea Maggi, oltre ai tecnici e a chi ha lavorato a questo progetto. Il primo atto formale è stato l’acquisizione nel 2019 dell’intera proprietà dell’immobile. A seguire il progetto di recupero a cui il Comune ha aderito, in linea con il protocollo speciale declinato agli edifici storici Gbc-hb (Green Building Council - historic building) per la sostenibilità ambientale. Un progetto che è stato sviluppato ponendo al centro il recupero dei materiali edilizi e utilizzandone di nuovi ad alta sostenibilità e di bioedilizia, come le contropareti in argilla cruda e l’intercapedine in pannelli di fibre di canapa. "Si tratta di un investimento – ha spiegato Fabbri – interamente comunale, in cui fin da subito abbiamo creduto e che cuba circa tre milioni di euro, volto a trasformare la cosiddetta ‘casa dei polli’ nella porta d’ingresso del circuito delle Mura cittadine. Ospiterà quattro miniappartamenti per i cicloturisti e un bistrot con vista sulle Mura e manterrà il più possibile la sua identità e il suo carattere rurale. Il recupero di quella che era anticamente una corte a ridosso delle antiche Mura diventerà ora un’attrazione turistica e didattica. Per questo ci saranno un orto, le viti e anche un pollaio". Entrando nel merito del fine dei lavori all’immobile, il primo cittadino ha annunciato che "siamo in dirittura d’arrivo: siamo all’80% degli interventi e a settembre saranno conclusi. Una volta finiti la volontà è quella di trovare una partnership tra pubblico e privato per la gestione di questi spazi. Mi congratulo con tutte le persone che stanno lavorando al progetto: dagli uffici comunali che hanno operato per la progettazione architettonica e paesaggistica, oltre che strutturale, alle aziende che stanno lavorando per restituire questa suggestiva ‘finestra’ sulle Mura".

I due edifici recuperati nascono con valenza agricola e sono presenti nella carta topografica del 1850. Si tratta di un’area complessiva di 3.250 metri quadri (antica dimora e vicino immobile adibito in passato a stalla e fienile, oltre al verde esterno), con un costo totale dei lavori di oltre tre milioni di euro di fondi comunali. Il progetto ha visto la collaborazione dell’Ati Navarra di Roma e Costruzioni Generali Zoldan. Il Progettista architettonico e direttore dei lavori che si è occupato degli interventi è l’architetto Federica Tartari, coadiuvata dall’architetto Raffaela Vitale del Servizio beni monumentali. Progettista della nuova casa dell’ortolano è stato l’ingegnere Eugenio Artioli, mentre il progettista impianti e sicurezza è stato l’ingegnere Marcello Albani (entrambi dello Studio Binario Lab con il supporto dell’architetto Cristiano Ferrari per il protocollo Gbc).