FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

L’investitura romana: "Insieme con Anselmo, progetto alternativo per la guida della città"

Richetti, capogruppo dei calendiani alla Camera, in via San Romano "Il capoluogo fuori dai radar dello sviluppo strategico della Regione, una colpa da imputare all’amministrazione guidata da Fabbri".

L’investitura romana: "Insieme con Anselmo, progetto alternativo per la guida della città"

L’investitura romana: "Insieme con Anselmo, progetto alternativo per la guida della città"

La componente riformista della coalizione che sostiene la candidatura di Fabio Anselmo è in piena attività e vuole dire la sua. A dare la ‘benedizione’ al Patto per Ferrara – la lista composta da Azione e Partito Repubblicano Italiano – è il capogruppo dei calendiani alla Camera, Matteo Richetti che ieri pomeriggio ha fatto capolino al banchetto in via San Romano. "È importante sostenere la candidatura di Fabio – così il deputato – perché ha saputo costruire attorno a se non solo una coalizione molto ampia, che intercetta tante sensibilità di cui lui è il punto di sintesi. Ma soprattutto perché sta proponendo un progetto di città alternativo a quello attuale". Secondo Richetti l’amministrazione Fabbri ha "portato Ferrara fuori dai radar dello sviluppo strategico della Regione. Il contrario rispetto a ciò di cui una città con queste caratteristiche avrebbe bisogno". E qui si entra nel vivo dei temi portati avanti, come partito, da Azione. "I nostri valori sono molto chiari – scandisce – e sono orientati a favorire lo sviluppo, in prima istanza, valorizzando le forze imprenditoriali di questo territorio. Le imprese hanno bisogno di essere al centro dei ragionamenti politici regionali e nazionali, non isolate come invece è accaduto con questa estremizzazione di Fabbri. Ferrara merita di più, occorre lavorare in questo senso per portare un’alternativa di governo". La pensa allo stesso modo il coordinatore provinciale di Azione, Danny Farinelli. "Il Patto per Ferrara ha scelto di sostenere la candidatura di Anselmo – così il calendiano – perché riteniamo che la città meriti di più. L’affaire Cona, relativamente alle donazioni, è un chiaro esempio che l’amministrazione con i suoi elettori non è stata trasparente in questi anni. Bisogna invertire la rotta". Anselmo incassa l’assist e, pur premettendo di non "voler fare polemica" rivela di avere "ulteriori elementi" su questa questione che "non è isolata, ma rappresenta un modo di fare dell’amministrazione, piuttosto diffuso". A proposito del competitor, il candidato di centrosinistra è chiaro. "Fabbri – scandisce – si ammanta di moderatismo, ma in realtà è un estremista. Fabbri è Vannacci e rappresenta tutto ciò di cui questa città non ha bisogno. Questa città sta invecchiando, sta perdendo terreno sotto il profilo della competitività e gli imprenditori continuano a chiedere una maggiore apertura all’esterno". Il suggello è della segretaria del Pri, Renata Gagliani. "Riportare a Ferrara il simbolo dell’Edera, che significa presidio ai valori costituzionali – chiosa – non può che essere motivo di orgoglio. Ovviamente, sostenendo Anselmo".