FEDERICO
Cronaca

L’omicidio di via Ostaggi Bimbo di un anno soffocato nel lettone La mamma a processo

Disposto il rinvio a giudizio per la donna accusata del delitto. Il tribunale ha rigettato la perizia psichiatrica chiesta dalla difesa. Secondo il consulente del pm è parzialmente incapace di intendere.

L’omicidio di via Ostaggi  Bimbo di un anno  soffocato nel lettone  La mamma a processo

L’omicidio di via Ostaggi Bimbo di un anno soffocato nel lettone La mamma a processo

di Federico

Malavasi

L’accusa è un macigno. La più pesante per una madre. Aver soffocato il figlioletto di un anno mentre dormiva con lei nel lettone. Ora Amanda Guidi, 31 anni, dovrà rispondere di quelle contestazioni davanti alla corte d’Assise. A deciderlo, a due anni esatti dalla tragedia, è stato il gup Silvia Marini che, al termine dell’udienza preliminare di ieri pomeriggio, l’ha rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio volontario aggravato. L’orrore di via degli Ostaggi approderà in aula il 9 novembre. La corte dovrà valutare quanto accaduto il 17 giugno 2021 in quell’appartamento alla prima periferia della città, dove i carabinieri trovarono il piccolo Karim senza vita e la madre in forte stato di agitazione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna avrebbe soffocato il figlioletto premendogli la mano o un altro oggetto morbido su naso e bocca.

L’udienza. Centrale nei futuri sviluppi giudiziari sarà la valutazione sulle condizioni psichiatriche dell’imputata. Agli atti ci sono infatti due consulenze di parte con conclusioni diverse. La prima è quella dello psichiatra forense Luciano Finotti, incaricato dai pubblici ministeri Lisa Busato e Isabella Cavallari. Il tecnico della procura ha evidenziato un vizio parziale di mente – la donna sarebbe affetta da un disturbo di personalità borderline, oltre ai problemi legati all’abuso di stupefacenti – e ne ha sottolineato la pericolosità sociale. La consulenza richiesta dai difensori della 31enne (gli avvocati Alessio Lambertini e Marcello Rambaldi) ha invece messo in luce una totale incapacità di intendere e volere. Nel corso dell’udienza preliminare i legali dell’imputata hanno chiesto al giudice di disporre una perizia psichiatrica, richiesta che però è stata rigettata. Il padre del piccolo, un tunisino di 38 anni, si è infine costituito parte civile con l’avvocato Alessandro Gabellone.

L’orrore. A squarciare la quiete di via degli Ostaggi è l’urlo di una madre disperata. "Correte, mio figlio è morto". Sono le 6 del mattino. Al loro arrivo, i carabinieri si trovano davanti agli occhi una scena agghiacciante. Il corpicino di un bimbo di un anno esanime sul lettone e la madre del piccolo sotto choc e con i polsi insanguinati. Alla vista delle divise, la donna urla frasi sconnesse. I successivi accertamenti portano a individuare nel soffocamento la causa del decesso. Di recente, al termine di lunghe e approfondite indagini svolte anche con il supporto dei militari del Ris di Parma, la procura ha chiuso l’inchiesta e chiesto il rinvio a giudizio di Guidi. Istanza accolta ieri dal giudice dell’udienza preliminare. Ora sarà la corte d’Assise a esprimersi sull’orrore consumato tra le mura di quell’appartamento all’alba di una mattina di inizio estate.