Luce e gas, gli agriturismi tremano "Viene compromessa la ripresa"

Coldiretti lancia l’allarme, Confagricoltura: "Tutto il settore a rischio"

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Sono 65 gli agriturismi a Ferrara e nella nostra provincia. E per queste strutture non tira un’aria proprio bella. Il caro energia mette a rischio il futuro di queste imprese. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del caro energia, sulla base dei dati Istat. L’aumento esponenziale dei costi compromette la sostenibilità economica dell’offerta turistica nelle campagne dove – sottolinea la Coldiretti – l’alloggio e la ristorazione sono i due pilastri dell’agriturismo, secondo l’ultima analisi Istat. Sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking, ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. L’emergenza bollette – precisa l’associazione di categoria – colpisce ora un settore che mostrava segni di ripresa dopo le difficoltà determinate dall’emergenza covid che aveva determinato un calo del 34% delle presenze". "L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane – sottolinea Diego Scaramuzza presidente di Terranostra –. In quasi 2 comuni italiani su tre sono presenti strutture agrituristiche con una netta prevalenza dei piccoli comuni dove nasce il 92% delle tipicità agroalimentari Made in Italy". In Italia sono oltre 25mila agriturismi con circa 14 milioni di presenze all’anno delle quali oltre la metà turisti stranieri. Non è solo questo comparto a soffrire, dalle campagne arriva un forte allarme. Il solo prezzo dell’energia elettrica, in Italia, da gennaio 2021 a settembre 2022 è lievitato del 691% – sono i dati che fornisce Confagricoltura – quello del gasolio agricolo del 94%. Nello stesso periodo per i fertilizzanti l’aumento dei costi è stato del 189,1% per l’urea e del 257,1% per il nitrato ammonico, senza calcolare gli altri fattori di produzione. E in Europa non va meglio – prosegue Confagricoltura –. Occorre a livello nazionale ed europeo supportare con urgenza gli agricoltori e il settore agroalimentare. Servono risorse finanziare specifiche europee per contenere l’impennata dei costi energetici, dei fertilizzanti e sostenere la liquidità delle imprese. Gli agricoltori europei vogliono produrre di più e in modo sostenibile, ma hanno necessità che, in circostanze di emergenza come l’attuale, si compiano sforzi straordinari dando risposte comuni ai cittadini, facendo funzionare il mercato unico e mettendo l’agroalimentare in grado di assicurare le forniture di cibo"