Maximiliano Grandi morto in piscina a 5 anni, aveva appena mangiato un gelato

La tragedia in un agriturismo di Bosco Mesola dove il piccolo era con la madre. Investigatori al lavoro per capire se si sia tuffato o se è scivolato in acqua

La piscina dove è morto il piccolo Maximiliano Grandi (foto BusinessPress)

La piscina dove è morto il piccolo Maximiliano Grandi (foto BusinessPress)

Bosco Mesola (Ferrara), 13 luglio 2020n - Una tragedia si è consumata intorno alle 16.30 di ieri all’agriturismo Ca’ Laura di Bosco Mesola. Un bambino di 5 anni, Maximiliano Grandi di Migliarino, è morto nella piscina della struttura ricettiva che si trova all’interno del Parco del Delta. Il suo corpicino è stato notato, immobile, nell’acqua da alcuni clienti dell’agriturismo che stavano facendo il bagno, ma nessuno ha notato che cosa sia accaduto nei minuti precedenti la morte.

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Maximiliano era arrivato in piscina assieme alla mamma per trascorrere una domenica in allegria e spensieratezza. Secondo una prima, e ancora tutta da verificare, ricostruzione dei fatti il bambino dopo aver mangiato un gelato si è avvicinato al bordo della piscina e probabilmente si è tuffato, oppure è scivolato nell’acqua: questo è un punto che i carabinieri della Compagnia di Comacchio e del Nucleo investigativo devono ricostruire esattamente.

Appena notato il corpo immobile del piccolo è scattata la richiesta di intervento al 118. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e l’elisoccorso da Cona. I medici si sono diretti immediatamente verso la piscina e hanno cercato, purtroppo invano, di rianimare il piccolo, ma per Maximiliano non c’è stato nulla da fare. Sono quindi intervenuti i carabinieri che hanno iniziato i primi rilievi – anche con i militari della Scientifica di Ferrara – nella zona dove si è consumata la tragedia, che è stata posta sotto sequestro.

Hanno poi iniziato ad ascoltare i primi testimoni: dalla madre della piccola vittima a tutti i presenti, compreso il titolare dell’agriturismo. Una trentina di persone dalle quali i carabinieri sperano di poter ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Le operazioni sono andate avanti per diverse ore, fino a tarda sera, mentre davanti ai cancelli dell’agriturismo i parenti di Maximiliano e della madre erano in attesa di ricevere informazioni sulla tragedia.

La notizia si è presto diffusa a Migliarino, dove il piccolo viveva con la famiglia. Le forze dell’ordine hanno poi informato anche il sindaco di Fiscaglia Fabio Tosi, affranto da quanto appreso. "E’ un grande dolore per la nostra comunità – ha commentato il primo cittadino – conosco bene il papà del piccolo, Erik e suo fratello Alex. Quando succedono questo tipo di tragedie è difficile darsi delle risposte. Stiamo valutando anche di indire un lutto cittadino, per rappresentare la nostra vicinanza alla famiglia del piccolo Massimiliano". Poco prima, al telefono, il titolare dell’agriturismo addoloratissimo, ha spiegato che "il bambino aveva mangiato un gelato e poi la tragedia. Ma mi creda non so niente di più".

Toccherà quindi al magistrato Stefano Longhi, che coordina le indagini, e ai carabinieri della Compagnia di Comacchio, ricostruire quanto accaduto. Dare una cadenza ai minuti che hanno preceduto l’ingresso in acqua del piccolo Massimiliano e soprattutto capire le modalità: c’è entrato da solo? E’ caduto? E’ stato colto da malore oppure ha ingerito acqua fino ad annegare? Le risposte a questi interrogativi saranno importantissime per dare impulso alle indagini e anche, purtroppo, per individuare eventuali responsabilità – una tragedia nella tragedia – e persone da indagare. Che al momento non ci sono, ma è molto probabile che già da oggi alcuni nomi vengano iscritti nel registro degli indagati.