Metano alle stelle alla faccia della transizione ecologica

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Caro Carlino, vorrei stigmatizzare la totale schizofrenia che guida questo governo. Ci hanno ammorbato per giorni con i rincari dei costi dell’energia necessari per sostenere la transizione ecologica che il risultato è stato questo: il costo del pieno di metano della mia auto è aumentato di quasi il 50 per cento. Alla faccia della transizione, pensare di colpire coloro che usano tra i mezzi meno inquinanti sul mercato (non lo dico io, ma le agevolazioni legate a questo tipo di carburante) è l’idea giusta per traghettare il Paese nel futuro? Robe da chiodi.

Rita

Gentile lettrice, ha perfettamente ragione. Passi il rincaro della benzina - dovuto all’aumento del prezzo delle materie prime - ma almeno sui carburanti meno inquinanti, come metano e Gpl, si poteva fare un’eccezione. Invece no, alla faccia della transizione ecologica. In particolare, l’aumento repentino dei prezzi di mercato del gas ha spinto il suo valore verso cifre che nessuno avrebbe mai immaginato, costituendo una vera anomalia considerato che, dal 2005 a oggi, il prezzo medio annuale del gas si è sempre attestato intorno ai 24,50 centssmc. Per non parlare del caro bollette: secondo uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori, si parla – per una famiglia tipo – di spendere, su base annua, 184 euro in più per la luce e 171 per il gas. Una maggior spesa complessiva, quindi, di ben 355 euro. Per cercare di ridimensionare la batosta, il Governo ha stanziato oltre tre miliardi di euro destinati al contenimento del costo delle bollette per famiglie e microimprese, destinando due miliardi e mezzo all’azzeramento degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre e 500 milioni al potenziamento del bonus bolletta per le famiglie con difficoltà. A ciò, inoltre, si è aggiunta una riduzione al 5% dell’IVA per le bollette del gas. Ma il problema rimane.

CRISTIANO BENDIN