"Mi hanno sospeso la patente Così rischio di perdere il lavoro"

La denuncia: "La commissione di Mantova me l’ha tolta per le crisi epilettiche, mai avute"

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"Mi hanno sospeso la patente senza alcun motivo oggettivo e rischio di perdere il lavoro. Mi sono messo in ferie, ma non dureranno a lungo. Il lavoro è l’unico sostentamento che ho per vivere". E’ un grido di auto, una richiesta disperata di attenzione quella che arriva da Serafino Cavenaghi, 60 anni, dipendente di un’azienda che si occupa della sicurezza nei supermercati. Abita a Casumaro, la frazione che si trova in parte nelle competenze del comune di Bondeno e in parte di Cento e vive da solo. "Avevo semplicemente fatto la richiesta perché mi riconoscessero la macchinetta del Cpap per le apnee notturne – racconta – che mi chiedo cosa c’entrino con la patente. Il 29 giugno mi sarebbe scaduta la patente e il 26 ero andata alla scuola guida per rinnovarla. E’ lì che ho scoperto che la motorizzazione di Mantova, dove prima abitavo, me l’aveva bloccata. Non mi era mai arrivata nessuna comunicazione". Cavenaghi si è visto crollare in testa il mondo. Anche perché senza patente tutti gli spostamenti diventano difficili. "Sono andato a Mantova alla motorizzazione civile – racconta – mi hanno inviato all’Ausl per capire. Vado e mi dicono che è collegata alla mia richiesta del Cpap. Pazzesco. Nel frattempo – continua – riesco ad andare dal pneumologo dell’ospedale di Cona per riuscire ad avere la macchinetta con l’esenzione. Ma quando mi presto davanti alla commissione medica per il rinnovo della patente, mi dicono che proprio dal foglio del pneumologo risulta che ho fatto un sacco di crisi epilettiche che io non ho mai avuto nella mia vita". La disperazione: "Ho chiesto alla commissione di lasciarmi anche solo un permesso provvisorio affinché potessi tronare dal pneumologo – aggiunge – chiedere spiegazioni e far togliere da un referto medico, dimostrandolo con gli esami, che non ho mai avuto in vita mia una sola crisi epilettica. Non mi hanno lasciato nessun permesso". E’ da solo, senza patente e con la spada di Damocle sul collo perché le ferie stanno per finire e dovrà tornare a lavorare. "Ma senza patente – chiede – come faccio ad arrivare a Reggio Emilia o nei supermercati dove lavoro? Mi licenziano e non posso permettermi alla mia età e vivendo da solo di perdere il lavoro, tra l’altro a tempo indeterminato, che ho". Una vicenda che mette a seria prova la stabilità emotiva per una processione continua tra visite mediche e referti. "Sono stato dalla neurologa – racconta – che ha scritto sulla carta che le crisi epilettiche non le ho mai avute, ma quando mercoledì scorso ho portato il foglio dalla Commissione della patente, mi hanno detto che devo tornare dal pneumologo che invece le aveva scritte. Mi sento preso in giro". Da qui la scelta di rivolgersi ad un avvocato: "Farò causa se non risolvono questa situazione – annuncia Serafino Cavenaghi – e voglio essere risarcito dei danni. Chi ha scritto che ho avuto crisi epilettiche quando non è assolutamente vero, deve pagare".

Claudia Fortini