Immigrati, il sindaco di Bondeno sfida la prefettura: «Mai al tavolo dei migranti»

Bergamini: «Il nostro è un comune terremotato con circa 700 persone ancora fuori casa: per rispetto di queste persone la giunta non intende certamente spendersi per tutelare chi opera in regime di clandestinità»

Migranti in fila per la distribuzione del cibo all’esterno del centro policulturale di Roma (foto Ansa)

Migranti in fila per la distribuzione del cibo all’esterno del centro policulturale di Roma (foto Ansa)

Bondeno, 4 Agosto 2015 - «Il Comune di Bondeno è un comune terremotato con circa 700 persone ancora fuori casa: per rispetto di queste persone la giunta non intende certamente spendersi per tutelare chi opera in regime di clandestinità». Con queste parole, scritte e inviate al prefetto di Ferrara Michele Tortora, il sindaco di Bondeno Fabio Bergamini ha annunciato che rifiuterà di sedersi al tavolo sui migranti previsto per domani in prefettura. Stando a quanto scritto nella convocazione inviata in municipio il tavolo si occuperà di predisporre il “Piano di accoglienza dei richiedenti asilo”. «Declino l’invito - scrive Bergamini - ribadendo la mia indisponibilità su ogni genere di collaborazione circa l’espressione di valutazioni o soluzioni collegate al tema dei clandestini che giungono in Italia». «Il nostro non è solo un segnale di dissenso - spiega Bergamini -, è una vera e propria protesta istituzionale, un gesto di disobbedienza civile nei confronti di uno Stato che se ne frega della propria gente e pensa solo agli immigrati. Il prefetto e Alfano sappiano che a Bondeno mai daremo alloggio a immigrati fino a che tutti i terremotati non avranno ottenuto la loro casa e quanto gli spetta e fino a che tutti i bondenesi in difficoltà non avranno risolto i loro problemi abitativi». Una mossa che riceve il plauso del capogruppo in Regione Alan Fabbri, ex sindaco di Bondeno. «Con centinaia di terremotati ancora fuori casa è incivile che la prefettura convochi i sindaci per dare ospitalità ai cosiddetti profughi, che in 7 casi su 10 sono in realtà immigrati irregolari mantenuti a nostre spese». Fabbri, proprio in queste ore, ha portato la sua protesta direttamente ad Alfano, al quale ha scritto: «La Provincia di Ferrara esplode d’immigrazione: sono oltre 400 gli stranieri attualmente ospitati nei comuni. E si continua a cercare posti per alloggiarne di nuovi, a spese dei cittadini. La nostra è una provincia colpita dal sisma e da tre anni alle prese con una lenta e difficile ricostruzione. Interi paesi sono crollati, abbiamo migliaia di terremotati fuori casa, a loro la prefettura non ha mai offerto un alloggio, nei loro confronti non si fanno tavoli di accoglienza».