"La situazione a Portomaggiore è sempre più pesante, i nostri bambini sono in pericolo a causa di giovani malintenzionati che continuano a girare liberamente per la nostra cittadina. Dobbiamo chiamare sempre più frequentemente le forze dell’ordine per garantire un minimo di sicurezza ai nostri figli: non si può e non si deve tacere". E’ il grido d’allarme lanciato dal ristoratore Oscar Braggion, titolare del ristorante ’Come Fosse Antani’, in piazza Umberto I, ma anche un padre allarmato. E racconta di un episodio inquietante che si è verificato a Portomaggiore sabato scorso: "Erano le 21.30-22 quando nel mio ristorante si è precipitata una ragazza di 23 anni, terrorizzata dalle molestie di un gruppetto di giovani pakistani. Non è stata aggreditata ma si è sentita minacciata dal loro comportamento aggressivo. Si è poi nascosta in bagno fino a quando le acque si sono calmate".
"Ovviamente – continua – ho chiamato i carabinieri, che fanno quello che possono". Sempre sabato c’è stata un’ulteriore evoluzione: "In centro – prosegue la testimonianza di Braggion – c’era una festa di compleanno, con la presenza anche delle mie due bimbe, con quella masnada in giro non mi sono fidato e mi sono fiondato a portarle al sicuro e così hanno fatto altri genitori".
La tendenza è preoccupante: "Ormai non si contano le volte in cui abbiamo chiamato i carabinieri, e so che altre persone si sono rivolte alle forze dell’ordine. Sicuramente presenterò un esposto e non è escluso che possa promuovere una raccolta di firme per portare all’attenzione delle autorità il problema della sicurezza. Portomaggiore è sempre stata una cittadina civile e tranquilla, ma da diversi mesi a questa parte non è più così: incremento di furti, aggressioni, accoltellamenti, vandalismi, l’operaio romeno mandato all’ospedale da un gruppo di giovani pakistani a cento metri dal mio ristorante, risse al luna park in occasione dall’Antica Fiera. E ora anche molestie alle nostre ragazze: bisogna mettere un freno all’andazzo prima che diventi troppo tardi". Del clima che si sta diffondendo a Portomaggiore, secondo Braggion, sarebbe un segnale "l’incremento di vendita alle nostre ragazze di spray al peperoncino. Alla sera non ci si sente più sicuri a girare per strada, specialmente le ragazze hanno paura. Oltre tutto – conclude – sono giovani che non godono del consenso dei propri correligionari, ci sono a Portomaggiore anche commercianti, imprenditori e persone comuni di origine pakistana che hanno preso le distanze da loro".
Franco Vanini