Musica e fascismo, la memoria di Matteotti

In pinacoteca un incontro dedicato agli artisti ebrei e internati durante il Ventennio con l’esibizione degli alunni del conservatorio .

Musica e fascismo, la memoria di Matteotti

Musica e fascismo, la memoria di Matteotti

Oggi alle 16.30 nel salone d’onore della pinacoteca nazionale di palazzo dei Diamanti andrà in scena un concerto organizzato dal conservatorio Frescobaldi in collaborazione con il conservatorio di Rovigo e con il patrocinio del Meis dal titolo ‘Musica e internamento fascista: Temi musicali di memoria nel centenario di Giacomo Matteotti’. Il progetto nasce da un percorso avviato alcuni anni fa dal Conservatorio Venezze di Rovigo, che, grazie alla presenza di Raffaele Deluca, cultore della materia, e al settore delle musiche di insieme Kammermusik, ha intrapreso un itinerario di ricerca dedicato ai musicisti ebrei internati nell’Italia fascista (grazie anche alla donazione da parte di Armida Locatelli di un ampio fondo comprendente testi di e appartenuti a Kurt Sonnenfeld) da cui sono scaturite alcune tesi di diploma accademico e il sostegno a tesi universitarie di studenti del conservatorio iscritti anche ad altre facoltà universitarie. I frutti del lavoro di ricerca sono regolarmente presentati, unitamente ad esecuzioni spesso in prima assoluta, nelle stagioni di concerti cameristici La Domenica ai Concordi a Rovigo, mentre diversi sono stati gli inviti in altre sedi quali l’Istituto Italiano di Cultura a Varsavia, il Museo della Musica a Bologna, il Conservatorio di Venezia, l’ex campo di internamento ora Museo della memoria di Campagna. Il conservatorio di Rovigo ha inoltre curato le esecuzioni musicali della mostra digitale della Fondazione Cdec ‘Tradotti agli estremi confini. Musica e musicisti nel campo di Ferramonti’ e ha inaugurato recentemente la collana ‘Musica internata’ con l’editore musicale Universal di Vienna.

Quest’anno lo spettro delle ricerche e dei repertori musicali, sempre cameristici, si è esteso anche a temi di memoria e di cultura musicale dedicati a Giacomo Matteotti, nativo di Fratta Polesine, in primis con una tesi di ricerca di una studentessa cinese. Ciò nell’ottica di un circolo di persecuzioni che hanno coinvolto nel Novecento storico non solo il vecchio continente ma anche l’estremo oriente da cui diversi giovani attualmente si muovono per venire a studiare musica in Italia. Oggi il progetto è presentato per la prima volta a Ferrara, l’altra sponda del collegio elettorale di Matteotti e città con una intensa storia della comunità ebraica, arricchendosi del coinvolgimento del conservatorio Frescobaldi con la partecipazione di suoi studenti e docenti delle classi di musica da camera coordinati da Anna Bellagamba. In programma brani di Kurt Sonnenfeld, Isko Thaler, Franz Schreker che saranno eseguiti dal soprano Anna Giulia Simioni, dal mezzosoprano Du Yuqi, dal baritono Ma Taizhe, accompagnati da Domenico Percetti, violino, Giuseppe Fagnocchi e Marina Miani, pianoforte.