Musulmani in piazza per la pace: "Grande dolore per le vittime"

Oggi il presidio al Castello. Fabbri (Lega): "Manifestare non basta"

Islam contro il terrorismo

Islam contro il terrorismo

Ferrara, 22 novembre 2015 - Dopo la condanna dell’imam della Centro Culturale Islamico di via Oroboni arriva lo stigma dei rappresentati di quello di via Traversagno. La presa di distanza dagli orrori di Parigi è netta ed accomuna tutta la comunità musulmana di Ferrara. «Condanniamo con forza gli atti barbarici accaduti in Francia – si legge in un comunicato firmato da Murshed Osama, rappresentante legale del Centro di via Traversagno – ed esprimiamo il nostro dolore e la nostra vicinanza ai familiari delle vittime, insieme a coloro che difendono la buona convivenza ed il diritto di ognuno a vivere in pace». Il richiamo, a una settimana dagli attentati che hanno sconvolto il cuore dell’Europa, è al rispetto dei valori civili. «Confermiamo la nostra volontà – prosegue la nota – di contrastare ogni estremismo che minacci la sicurezza di tutti. L’Islam è contro la violenza e l’estremismo, difende e rispetta l’individuo, credente e non credente. Tutti hanno il diritto di viviere in pace. Esprimiamo – è la conclusione – le nostre sincere condoglianze a tutti i familiari delle vittime e la nostra completa solidarietà al popolo francese e a tutti coloro che lavorano per la pace».

NEL FRATTEMPO la comunità islamica ferrarese si prepara a scendere in piazza. Una manifestazione unitaria per ribadire il loro «no» alla violenza e al terrore. L’appuntamento è fissato per oggi alle 15 in piazza Castello. L’invito, rivolto a tutti, è quello di scendere in piazza con striscioni e manifesti che inneggino alla pace e alla concordia. «È il messaggio giusto da lanciare in questo momento – aveva chiarito il responsabile del Centro Islamico di via Oroboni e presidente della comunità pachistana Waheed Akbar –. Speriamo che in piazza ci sia tanta gente». Delle manifestazioni dei musulmani ferraresi (e non solo) parla anche il capogruppo della Lega Nord in Regione, Alan Fabbri. L’esponente del Carroccio si pone però da un punto di vista critico. «È una gara a prendere le distanze dai fatti di Parigi – ha commentato –. Le manifestazioni, quando sono contro la violenza e il terrorismo, sono sempre positive e doverose. Ma non bastano. Dalla comunità musulmana ci saremmo aspettati e ci aspetteremmo la denuncia degli Imam estremisti, le segnalazioni di sermoni deviati, la chiusura dei centri culturali islamici che sono in realtà moschee mascherate, la concreta collaborazione con le forze di polizia in chiave anti-terroristica. Purtroppo – ha aggiunto – constatiamo che la comunità islamica nel suo complesso nulla ha fatto fino ad oggi per non farsi sentire un popolo invasore. I centri islamici abusivi dilagano grazie all’omertà di certe comunità di immigrati, alla compiacenza degli amministratori Pd e alle tante lacune della legge italiana e diventano terreni di coltura dell’estremismo violento».

L’ASSOCIAZIONE Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) ha infine attaccato il blitz provocatorio messo in atto l’altra notte da Forza Nuova. Il movimento di estrema destra aveva infatti affisso un volantino anti-Islam di fianco al Centro Culturale Islamico di Bondeno. «La pace non si costruisce preparando la guerra, come sta farneticando Forza Nuova – dicono dall’Anpi - che ancora una volta provoca il buon senso della gente con iniziative strumentali. La gente di Bondeno ha già risposto no alle continue provocazioni di Forza Nuova, che oggi vorrebbe una guerra di religione».