
Il consiglio comunale di Bondeno
Nessun cittadino ha fatto richiesta per accedere al ‘Patto per la Casa’ e il Comune, dopo aver ricevuto i finanziamenti e non averli spesi, deve restituire alla Regione 100 mila euro. La determina dirigenziale è da ieri mattina pubblicata sull’albo pretorio. Succede a Bondeno dove il Patto per la Casa promosso dalla Regione non ha funzionato. Stando alle intenzioni della Regione avrebbe dovuto essere utile a quelle persone in condizioni di fragilità che non avevano i requisiti necessari a poter accedere all’edilizia residenziale pubblica. Non è andata così. Il vicesindaco Francesca Piacentini, che ne aveva curato l’applicazione mettendo a disposizione informazioni e uffici per i cittadini, ha un’idea chiara: "E’ un progetto regionale che ha avuto riscontri tiepidi non solo a Bondeno ma anche nei territori circostanti – premette -. Per questo, confidiamo che i fondi in restituzione dal nostro e dagli altri comuni vengano impiegati dalla Regione in nuove progettualità più efficaci per andare incontro realmente all’esigenza di trovare un’abitazione per le persone fragili ma che non sono in condizioni da poter accedere agli alloggi Erp". Il progetto prevede contributi sul canone, fondi per agevolare le piccole manutenzioni, tutela legale fino a 10 mila euro e un’aliquota Imu ridotta all’8,6%. Ma evidentemente non è piaciuto né a chi cerca casa né a chi ha case sfitte. "Già dalla scorsa estate abbiamo messo in campo tutti gli strumenti per dare il via al Patto per la Casa, anche grazie alla preziosa collaborazione con Acer Ferrara che ha svolto il ruolo di intermediario tra i proprietari e i potenziali inquilini". Da qui la proposta alla Regione: "Sarebbe bene – dice - che i fondi venissero impiegati in altre azioni regionali più efficaci dal punto di vista della situazione abitativa". Il Comune deve restituire ora la prima tranche di fondi, di 100 mila euro, che la regione aveva stanziato e poi veicolata ad Acer Ferrara, che avrebbe dovuto svolgere il ruolo di intermediario tra i proprietari di immobili sfitti e i potenziali inquilini. La restituzione della somma non coincidono, almeno per il momento, con il termine definitivo del Patto per la Casa. Eventuali proprietari di abitazioni sfitte o potenziali inquilini interessati possono ancora rivolgersi ad Acer Ferrara per ottenere informazioni. Il progetto ha l’obiettivo di far mettere sul mercato degli affitti quelle abitazioni che per vari motivi sono rimaste fino ad oggi vuote. Prevede l’assistenza per la stesura del contratto, l’assistenza giudiziale se necessaria e in alcuni casi specifici anche di poter ricevere contributi per interventi di manutenzione. Per gli inquilini prevede un canone di affitto ridotto, il non dover versare il deposito cauzionale e, in alcuni casi, anche un contributo.
Claudia Fortini