No vax di Ferrara curato da IppocrateOrg: prescritto vermifugo

Il paziente è gravissimo in terapia intensiva. La procura apre un fascicolo e si avvarrà di una consulenza medico legale

Operatori sanitari nel reparto di rianimazione di un ospedale (foto di repertorio)

Operatori sanitari nel reparto di rianimazione di un ospedale (foto di repertorio)

Ferrara, 5 ottobre 2021 - È in gravi condizioni, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Sant’Anna di Cona, un uomo di 68 anni che non si è mai vaccinato per il Covid-19 e che, dopo aver contratto il Coronavirus, si stava curando a casa con la ‘telemedicina’. Si tratta di consulti via telefono e mail con un medico legato all’associazione IppocrateOrg, la stessa del convegno in Senato sulle cure domiciliari che ha scatenato una bufera politica.

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Sul caso, la procura ha aperto un’inchiesta conoscitiva. Il fascicolo è sulla scrivania del pubblico ministero Ciro Alberto Savino. Al momento non ci sono né indagati né ipotesi di reato. Sono però in corso accertamenti per chiarire meglio i fatti. Il 68enne, con patologie pregresse e per il quale il Sant’Anna avrebbe richiesto anche una consulenza psichiatrica, è stato ricoverato diverse settimane fa e ora lotta tra la vita e la morte.

La segnalazione del caso è partita dall’ospedale e la procura ha aperto un’inchiesta in attesa di capire di più sulle posizioni del paziente, del medico che lo curava a distanza e dell’associazione che lo stesso paziente aveva citato ai medici del Sant’Anna. Al vaglio i messaggi e le mail che il 68enne aveva fornito ai medici di Cona al primo accesso, chiedendo tra l’altro di essere dimesso. È da chiarire, anche se l’uomo stesse seguendo o meno le prescrizioni ricevute.

Tutte questioni alle quali il pubblico ministero sta cercando di dare una risposta in queste ore, anche attraverso accertamenti di tipo medico legale. L’obiettivo è quello di capire come sia stato curato il paziente e valutare se i farmaci prescritti fossero in linea con la deontologia professionale. Si cerca inoltre di capire cosa sia successo quando la saturazione del paziente è scesa sotto i livelli di guardia e se il medico ‘telematico’ abbia dato i consigli giusti al suo assistito oppure no. Insomma, tanti interrogativi che ancora attendono una risposta.

Per quanto riguarda le cure prescritte al 68enne, tra i farmaci ci sarebbe anche un vermifugo di cui si è molto discusso, in particolare in merito alla sua effettiva utilità nel contrastare e prevenire il Covid.