Nuovo, appello al Comune "Aiuti, altrimenti chiudo"

Grido d’allarme dell’immobiliarista Di Matteo alla presentazione della stagione "Il Covid ha pesato, non posso investire altri utili derivanti dalla mia azienda"

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FERRARA

Il Teatro Nuovo di Ferrara ha presentato ieri la stagione di prosa, forte di 6 spettacoli con nomi altisonanti, ma è stata anche occasione per lanciare un grido d’aiuto al Comune. Il teatro, acquistato dall’immobiliarista Giovanni Di Matteo, è stato rimesso a nuovo e l’amore dell’imprenditore verso questo luogo l’aveva portato a dar vita a fantastiche stagioni. "Grazie al pubblico che ci ha sostenuto finora – ha detto Giovanni Di Matteo – anche noi abbiamo sofferto per la pandemia tra spettacoli rimandati e annullati, abbiamo anche dovuto restituire delle cifre. Lancio un messaggio all’amministrazione: o mi vengono incontro o non posso più sostenere questo teatro. L’altro giorno ho incontrato il vicesindaco e ne abbiamo parlato perché vorrei tanto poter tenere ancora in piedi questo teatro. Finora ci siamo sostenuti con gli abbonamenti, con i sold out ma non posso più mettere altri utili derivanti dalla mia azienda. Non è più sostenibile". E fa il raffronto. "Il bilancio 2021 del Teatro Comunale vede 677.000 euro dal Fus, 167.400 euro dalla Regione e ben 1.400.000 euro dall’amministrazione – ha proseguito –. Se non mi vedrete più in questo teatro, la colpa non sarà mia. Stiamo faticando. Se l’amminsitrazione ci aiuta, questo teatro potrà continuare a crescere ma se non ne vorrà sapere, sarò costretto a chiudere le porte". E’ stato Di Matteo ad illustrare i 6 spettacoli di prosa che anticipano la presentazione dell’intera stagione. "E’ stato un anno difficile. Portare avanti questa struttura è impegnativo. Grazie al pubblico che continua a sostenerci – ha detto –. Per questo, nella speranza che si possa tornare alla normalità, abbiamo pensato a proporre una stagione brillante perché crediamo che, chi viene a teatro, abbia voglia di trascorrere qualche ora in spensieratezza. Per questo l’abbiamo definita una stagione di ripartenza dopo il Covid. Venire a teatro significa anche sostenerci, assistendo non solo agli spettacoli ma diventando parte integrante della vita di questo logo". Il primo spettacolo sarà ’Comincium’ il 26 novembre con Ale e Franz, commedia scritta per ricominciare; il 16 dicembre arrivano Nancy Brilli e Chiara Noschese in ‘Manola’, si prosegue il 21 gennaio con ‘Il marito invisibile’ con Maria Amelia Monti e Marina Massironi, prima commedia in videocall sulla scomparsa della vita di relazione. Il 3 febbraio Massimo Ghini e Paolo Ruffini in ‘Quasi amici’; il 25 marzo andrà in scena ‘Amori e sapori nelle cucine del Gattopardo’ con Tosca D’Aquino e Giampiero Ingrassia. Ultima prosa, il 15 aprile con ‘Bloccati dalla neve’, protagonisti Enzo Iachetti e Vittoria Belvedere.

Laura Guerra