Nuovo blitz nel bar del degrado I clienti fronteggiano la polizia

Il ‘Success’ rifiuta di chiudere nonostante la revoca della licenza, c’erano una trentina di stranieri. Il vicesindaco Lodi: "Agenti della Municipale apostrofati come fascisti, faremo sentire la forza dello Stato"

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"Lo Stato non può arretrare, interverremo nei prossimi giorni in maniera decisa per far rispettare la legge e per dare una risposta alla voce di 300 famiglie che abitano in questa zona", tolleranza zero questa la linea del vicesindaco Nicola Lodi dopo l’ennesimo blitz che polizia municipale, carabinieri e polizia hanno fatto al ‘Success’ (ex ‘Unic Pub’) in viale IV Novembre. Il titolare del locale – in quelle stanze proprio l’altro giorno le forze dell’ordine hanno trovato una trentina di stranieri –, non vuole chiudere. Uno schiaffo all’ordinanza di revoca della licenza firmata dal sindaco Alan Fabbri ed a quello che è ancora uno Stato di diritto. Già due nell’arco di 48 ore i blitz della Municipale. Il primo sabato, altissima la tensione tra le ‘divise’ e i clienti del bar, l’ultimo ieri nella serata. Il Comune non ha alcuna intenzione di arretrare, nei prossimi giorni sono annunciati sviluppi per uscire da una situazione di stallo che rischiano di pagare per primi i residenti esasperati per la sempre più consistente presenza di spacciatori. "L’ho promesso in campagna elettorale che avrei chiuso i locali che non rispettano la legge e lo farò. Non resterò in ufficio dietro la scrivania, ogni giorno andrò a vedere se il titolare rispetta l’ordinanza e chiude i battenti", il vicesindaco racconta così quella che si annuncia come una tappa cruciale nella battaglia per la sicurezza. La tensione sta salendo e lo testimonia la reazione che hanno avuto gli avventori del bar quando sono entrati i vigili urbani. "Ci hanno detto che siamo fascisti. Noi facciamo rispettare le legge e adesso vedremo se ci sono gli estremi per denunciare queste persone per oltraggio a pubblico ufficiale". Le licenze sono state revocate al ‘Success’ (ex ‘Unic Pub’) in viale IV Novembre (l’esercizio è finito più volte sotto la lente per situazioni di degrado e liti) e al minimarket di via Arianuova 97b. "Prosegue la linea di massima fermezza per risolvere, una volta per tutte, situazioni intollerabili che si protraggono da anni – sottolinea il sindaco Alan Fabbri –, situazioni che hanno generato problemi di ordine pubblico, di sicurezza e disagi per i residenti. La mia solidarietà va agli agenti aggrediti con accuse inaccettabili e infamanti, che spero non restino impunite. Dispiace constatare, ancora una volta, come alcuni immigrati utilizzino il paravento di un certo antirazzismo ideologico nel tentativo di continuare a giustificare il mancato rispetto delle regole". Fino ad oggi sono una ventina le attività chiuse in maniera temporanea per inosservanza delle regole. "E se ne aggiungeranno altre – promette Lodi –. Forse per qualcuno, in passato, questa era l’integrazione. Per noi no. Non c’è integrazione senza rispetto delle persone, delle regole, della civile convivenza".

Mario Bovenzi