Ferrara: scoperto l’ostello dello spaccio fra sangue, siringhe e droga sui tavoli

Operazione della Polizia locale in uno stabile in piazza Stazione. All’interno trovati cinque uomini. Indagini in corso

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Ferrara, 14 agosto 2022 - Oltre quella porta forzata da più e più giorni, forse settimane, l’orrore e il degrado. Un ostello della droga dove ’andarsi a fare la dose’ in tutta tranquillità. Dove poi sdraiarsi su letti di fortuna. E poi magari uscire di nuovo per andare a comprare altra ’morte’. Dove trovare un rifugio.

Un enorme immobile - erano state ricavate di fatto sei stanze adibite a camere, con la possibilità di utilizzare i due bagni esistenti – proprio di fronte alla stazione ferroviaria, che un tempo accoglieva uffici, trasformato nell’albergo di drogati e sbandati che lo hanno di fatto occupato. A seguire gli spostamenti degli inquilini abusivi gli agenti della polizia municipale di Ferrara. Servizio di controllo iniziato dopo avere ricevuto le segnalazioni di alcuni cittadini che si erano accorti di movimenti strani attorno a quell’edificio. Venerdì, poi, l’occasione di intervenire, grazie anche alla presenza di agenti in borghese che hanno colto sul fatto un uomo che stava forzando la porta posteriore dell’edificio.

A quel punto i poliziotti del Nucleo antidegrato della della Municipale, comandati da Claudio Rimondi, hanno deciso di entrare e si sono trovati dentro a stanze con schizzi di sangue sul pavimento "tipici delle iniezioni endovenose", con scampoli di polvere bianca su più tavoli. Polvere bianca risultata poi positiva al test della cocaina. Sporco ovunque, fiale e siringhe usate. Materassi bruciati accantonati in un angolo, altri gettati su alcune reti per giacigli di fortuna. Nell’immobile, al momento dell’irruzione, c’erano cinque persone, di varie nazionalità. Poi ne sono arrivate altre. Due di loro, trovate in possesso di sostanze stupefacenti, sono state segnalate alla prefettura. Ma le indagini su che cosa avveniva in quell’ostello improvvisato per accogliere drogati, sono all’inizio.

Indubbiamente l’aspetto peggiore, a livello umano, è avere adibito l’immobile chiuso per fornire alloggio a coloro ai quali prima qualcuno aveva venduto droga. Ma accertamenti sono in corso anche per capire come sia avvenuta l’irregolare occupazione e se la proprietà dei ’muri’ ne fosse a conoscenza. Se e chi lo aveva preso in affitto e per che cosa, considerando che si tratta di un edificio che può essere utilizzato soltanto come uffici e noncome abitazione civile. Ciò che realmente accadeva all’interno in parte è stato ricostruito, ma chi ha organizzato l’albergo dei drogati? Chi dava indicazioni che lì dentro ci si poteva ’fare’ senza alcun disturbo, anche se in condizioni di promiscuità estrema? Sembra che la gestione dell’immobile fosse stata affidata a un’agenzia.

 In attesa degli approfondimenti di indagine, dopo i primi accertamenti, la polizia locale ha provveduto a chiudere la struttura e a renderla inagibile. In corso le verifiche sulla regolarità delle modifiche edilizie apportate nella struttura. "Un ringraziamento va al Nucleo antidegrado che ancora una volta dimostra di avere un ruolo fondamentale per la sicurezza dei cittadini – commenta il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Nicola Lodi – Ringrazio il comandante Rimondi e la sua vice Montanari per aver coordinato questa importante operazione". Dopo i ringraziamenti a chi ha agito, Lodi si vuole togliere un sassolino dalla scarpa proprio in merito all’importanza dell’attività della polizia locale e del Nucleo antidegrado.

"Mentre l’opposizione continua ad attaccare la polizia locale – conclude il vicesindaco – e vorrebbe ancora conferirgli soltanto servizi di multe alle biciclette e non di polizia giudiziaria, questa operazione dimostra ancora una volta che la polizia locale è uno strumento importante anche per combattere la criminalità in città".