"Palazzina Marfisa, a rischio un unicum museale"

L'assessore alla cultura di Ferrara Marco Gulinelli propone il recupero della Palazzina di Marfisa d'Este per renderla un luogo vivo con nuove esposizioni. Tuttavia, sorgono preoccupazioni riguardo alla conservazione dell'identità museale e alla convenzione del 1941 con la banca proprietaria delle opere. Ranieri Varese solleva dubbi sull'operazione e invita associazioni e cittadini a esprimersi.

Gentile redazione,

nel Carlino di sabato 13 l’assessore alla cultura Marco Gulinelli ha illustrato quanto intende fare l’amministrazione per il recupero della Palazzina di Marfisa d’Este. L’impegno è ‘rendere la Palazzina un luogo vivo’, aggiornando l’allestimento museale da “arricchire con nuove esposizioni che valorizzino le collezioni cittadine, come le ceramiche della Fondazione Estense”. Mi sono chiesto se vi è consapevolezza che si distrugge un unicum museale, che si nasconde l’attività di un ferrarese illustre quale fù Nino Barbantini ricordato con un convegno, nel 2023, dalla Fondazione Cini, assente Ferrara. Si cancella un encomiabile impegno della Ferrariae Decus, associazione che creò la Palazzina; cosa ne pensa la banca BPER, proprietaria delle opere?. Rendere vivo un museo vuol dire cancellarne l’identità? Mi sono chiesto chi sono i consiglieri dell’assessore che suggeriscono una operazione che dimostra almeno incompetenza. Mi sono reso conto che sono domande futili alle quali l’amministrazione non è in grado di rispondere perché ha già deciso evitando ogni confronto.. Noto che il progetto dell’assessore non può essere attuato perché è ancora vigente la convenzione (17 giugno 1941) fra la banca che ha il possesso delle opere e il Comune di Ferrara la quale stabilisce che tutti gli arredi debbono ritornare alla proprietà qualora muti la destinazione e l’utilizzo della Palazzina. Mi aspetto, forse mi illudo, che a fronte di una ferita tanto grave all’immagine di Ferrara si esprimano le associazioni, la banca proprietaria, gli studiosi e i cittadini. Grazie per la pubblicazione, ringrazio.

Ranieri Varese,

ex direttore dei Musei dei civici di arte anctica - Ferrara