«Fra due mesi lo sgombero del Palazzo degli Specchi»

Ieri l’incontro in Municipio tra sindaco, Lega Nord e residenti. Ma i cittadini chiedono più velocità

Il Palazzo degli Specchi oggi è occupato abusivamente da decine di famiglie di senzatetto

Il Palazzo degli Specchi oggi è occupato abusivamente da decine di famiglie di senzatetto

Ferrara, 3 novembre 2015 - Palazzo degli Specchi sgomberato entro due mesi? L’obiettivo è quello dichiarato dal sindaco Tiziano Tagliani, che ieri in Municipio ha incontrato una delegazione della Lega Nord e dei residenti della zona tra via Verga, via Fardella e via Kramer (falcidiate negli ultimi giorni da una raffica di furti). A seguito delle manifestazioni promosse dal Carroccio, il primo cittadino ha annunciato che a fine mese sarà firmata la convenzione con il ‘fondo immobiliare’ che dovrà realizzare il progetto di recupero, progetto che come primo atto prevede «lo sgombero e la bonifica del cantiere». Per accelerare l’iter, il Comune emetterà un’ordinanza (sulla scorta delle segnalazioni dell’Azienda Usl) per la messa in sicurezza degli stabili, attualmente occupati abusivamente da decine di persone. «Sono oltre un centinaio», ha detto Nicola Lodi della Lega Nord, che ha riferito di aver consegnato video molto espliciti alla Questura. Se a fine dicembre il ‘fondo immobiliare’ composto dal proprietario del Palazzo degli Specchi, l’immobiliarista Parnasi, la Cassa Depositi e Prestiti, la Società Vittadello e l’Acer non avrà attuato quanto chiesto dal Comune, sarà l’amministrazione a sostenere i costi per lo sgombero del complesso, rivalendosi poi sui privati. La garanzia del sindaco non ha soddisfatto appieno leghisti e residenti (questi ultimi rappresentati in Comune anche dall’avvocato Alessandra Palma): l’intenzione è di presentare un esposto alla Procura e alla Questura perché le forze dell’ordine accelerino lo sgombero degli immobili. Considerati il ricettacolo dei malviventi che nell’ultimo periodo hanno preso sistematicamente di mira le abitazioni della zona circostante. Tagliani ha detto di comprendere la preoccupazione dei cittadini, ma di voler seguire la procedura corretta «perché le operazioni di sgombero e bonifica del Palazzo degli Specchi non ricadono, con costi pesantissimi, su tutta la collettività ma siano i proprietari a sostenerli». E al tempo stesso per non vanificare un progetto di recupero «che è l’unica speranza reale per demolire e ricostruire un edificio che in caso contrario resterebbe ancora molto a lungo in quella situazione di degrado».