Palazzo ex Savonuzzi a prezzi stracciati, esposto alla Corte dei conti

Fornasini di Forza Italia: ‘Il gestore può affittarlo a 420 euro al giorno’

Decideranno le toghe (foto archivio)

Decideranno le toghe (foto archivio)

Ferrara, 16 ottobre 2016 - RIQUALIFICARE un palazzo storico della città non è cosa da poco. Affittarlo, in certi casi, può essere ancora più complicato, vista la crisi. Ma l’ex palazzo Savonuzzi, in via Darsena, proprio di fronte all’ex Mof, la sua riqualificazione l’ha avuta. E anche una società che se ne prendesse ‘cura’. Da una delibera del Comune del 2012, infatti, emerge che il palazzo, di proprietà del Comune, ristrutturato e rimesso a nuovo dalla Regione, venisse assegnato, dopo bando, a un consorzio di associazioni che prende il nome di Wunderkammer, formato da un gruppo di associazioni, con capofila del consorzio il ‘Basso profilo’. E in quel palazzo è stata realizzata una sala polivalente, dotata di computer nuovi di zecca, connessione wifi, sala di coworking. Ma a scartabellare la delibera firmata dalla giunta, i consiglieri di Forza Italia trovano qualcosa che non va. Prima cosa, l’affitto a cui è concesso l’immobile: 2mila euro all’anno. «Solo?», si chiedono. Immaginando un palazzo messo a nuovo, una sala polivalente ben fatta e una posizione ottima, visto anche il parcheggio gratuito di fronte, un palazzo vicino al centro ma anche alla stazione.

«INSOMMA, 2mila euro all’anno sembrano proprio pochi», insiste Matteo Fornasini (in foto), consigliere comunale di Forza Italia. Anche perché le dimensioni non sono indifferenti: al piano terra la sala polivalente è di 206 metri quadri, e può essere adattata a qualsiasi evento, come si legge anche sul sito del consorzio: spettacoli musicali, convegni, conferenze, proiezioni, riunioni, spettacoli teatrali e addirittura di danza. Di tutto. E per poterlo fare? E’ qui che Fornasini punta il dito. Perché, sempre sul sito del consorzio, è possibile scaricare tutto il tariffario: 40 euro (Iva esclusa) è la tariffa oraria per l’utilizzo dello spazio in via esclusiva, mentre la tariffa giornaliera è di 420 euro (sempre esclusa l’Iva) per una fascia oraria che va dalle 9 alle 24. «Ma se l’affitto che paga questo corsorzio al Comune – attacca Fornasini – è bassissimo, perché è solamente di 2mila euro all’anno, perché il palazzo viene riaffittato a prezzi così alti, in confronto? Non mi sembra ci sia una gestione corretta». È per questo che Fornasini annuncia un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale: «Dobbiamo sapere perché il Comune affitta a prezzi così bassi un palazzo come quello e in quella posizione e il consorzio, invece, chiede tariffe così alte».

MA NON SOLO. Nel marzo 2014 il Comune ha firmato un altro documento per organizzare un suo evento nell’ambito del progetto ‘Life lowaste’. Nel documento si legge che il Comune pagherà 4mila euro per l’affitto della sala polivalente e sala coworking, proprio quella gestita dal consorzio ferrarese. Ma sorge un altro dubbio. Perché, proprio nel documento firmato nel 2012, c’è un punto in cui si specifica che il Comune «si riserva dieci giornate all’anno per l’organizzazione di eventi propri, dietro preavviso di 15 giorni». E allora, anche qui, Fornasini ha un dubbio: «Perché, se nella delibera il Comune ha già specificato che si riserva dieci eventi, deve poi andare a pagare 4mila euro per organizzarne uno?». E ancora: «Un conto se il Comune dà in locazione un proprio immobile a una associazione volontaria o una onlus che non ha scopo di lucro, e allora si giustificherebbe la cifra. Ma in questo caso non ci sono giustificazioni per affittare la sala a 2mila euro annui. Ho chiesto altri documenti perché gli estremi per fare l’esposto per danno erariale ci sono tutti».

Margherita Giacchi