REDAZIONE FERRARA

Pane, miele, vestiti e giochi. Una giornata nell’antica Roma

Il viaggio nella storia dei giovani cronisti della classe 5, scuola primaria di Massa Fiscaglia "Non vediamo l’ora di gustare questa merenda speciale e di vivere come veri Romani".

Il viaggio nella storia dei giovani cronisti della classe 5, scuola primaria di Massa Fiscaglia "Non vediamo l’ora di gustare questa merenda speciale e di vivere come veri Romani".

Il viaggio nella storia dei giovani cronisti della classe 5, scuola primaria di Massa Fiscaglia "Non vediamo l’ora di gustare questa merenda speciale e di vivere come veri Romani".

Un viaggio nel passato con i giovani cronisti della Classe 5, scuola primaria di Massa Fiscaglia. I reporter sono seguiti dall’insegnante Monica Fantinuoli.

LA NOSTRA GIORNATA NELL’ANTICA ROMA

La vita dei nostri antenati nell’ antica Roma era per certi versi molto simile alla nostra: dopo lunghe ore di lavoro anche loro amavano infatti dedicare del tempo a svaghi e hobby. Queste feste iniziavano quasi sempre con un sacrificio: per esempio si uccideva un maialino da latte in casa, in onore di Saturno, uno degli Dei più importanti per loro. Gli antichi Romani si divertivano con combattimenti, spettacoli, sport e giochi da tavola. La nostra classe 5, per approfondire quanto appreso sul libro di storia, organizzerà una “giornata Romana”: cominceremo con una merenda in giardino, dove si mangerà e ci si vestirà come gli antichi romani, a seguire faremo anche dei giochi. Abbiamo imparato che i bambini più grandi giocavano a nascondino, a mosca cieca (che allora si chiamava “mosca di rame”); si divertivano sull’altalena o con la trottola (turbo), con la corda, con il cerchio (orbis, trochus) ornato talvolta da piccoli campanellini, che veniva fatto girare con un bastoncino (detto clavus). Tra qualche giorno ci ritroveremo tutti vestiti come piccoli patrizi e plebei, con tuniche e sandali ai piedi. Ma la cosa più speciale sarà il cibo! Dimenticate le merendine moderne: mangeremo: pane, miele e formaggio, proprio come facevano i nostri antenati più di duemila anni fa. Ma non finisce qui! Dopo la merenda, ci divertiremo con i giochi dell’epoca romana: gareggeremo nella corsa con sacchi e giocheremo a ’nux’, il gioco con le noci che i piccoli romani adoravano, e ci sfideremo con prove di abilità, proprio come nei grandi giochi del Colosseo (senza leoni, per fortuna!). Questa iniziativa la condivideremo con la bibliotecaria comunale, Eleonora Conti, la quale è venuta a leggerci alcuni libri che raccontavano che i Romani non conoscevano il pomodoro, le patate o il cioccolato, quindi anche noi non mangeremo pizza o cioccolata. Però, scopriremo i sapori di quel tempo e impareremo come il cibo racconta la storia di un popolo. Sarà un’esperienza unica, perché non si tratta solo di mangiare, ma di viaggiare indietro nel tempo con la fantasia. Chissà, magari ci sentiremo piccoli senatori o gladiatori! Non vediamo l’ora di gustare questa merenda speciale e di vivere un giorno da veri Romani! I romani mangiavano sdraiati su dei cuscini attorno a un tavolo basso.

PANE, FORMAGGIO E MIELE

Cosa usavano i Romani per bere? Il più diffuso era il poculum (noi diremo boccale), un bicchiere senza piede di terracotta o legno. Poi fu sostituito dalla pocula in metallo o in vetro. Dal periodo tardo repubblicano il legno fu usato solo per i sacrifici o per bere il latte di capra. Per vestisi da Romani ognuno di noi abbiamo portato un lenzuolo.