REDAZIONE FERRARA

Paolo Calvano eletto capogruppo PD in Emilia-Romagna: Ferrara compensata?

Paolo Calvano è il nuovo capogruppo PD in Emilia-Romagna. Ferrara ottiene un ruolo di prestigio dopo l'esclusione dalla Giunta de Pascale.

Paolo Calvano è il nuovo capogruppo PD in Emilia-Romagna. Ferrara ottiene un ruolo di prestigio dopo l'esclusione dalla Giunta de Pascale.

Paolo Calvano è il nuovo capogruppo PD in Emilia-Romagna. Ferrara ottiene un ruolo di prestigio dopo l'esclusione dalla Giunta de Pascale.

di Cristiano Bendin

In occasione della prima seduta dell’Assemblea legislativa, che ieri ha dato il via alla XII legislatura della Regione Emilia-Romagna, il consigliere regionale Paolo Calvano è stato eletto capogruppo del PD, succedendo nell’incarico alla collega Marcella Zappaterra, eletta a sua volta questore. Una piccola consolazione per Ferrara, esclusa dalla Giunta de Pascale, ma con un incarico di indubbio prestigio.

Soddisfatto della nomina? "Sì – risponde Calvano – perché guidare il partito nella regione in cui esso è tra i più forti, se non il più forte d’Italia, è un onore enorme sapendo che le sfide che abbiamo di fronte in questa legislatura saranno impegnative a partire da tre temi: lavoro, sanità e tutela del territorio".

Possiamo dire che Ferrara è stata così compensata dalle mancate nomine in giunta? "Ho fatto l’assessore regionale, venivo da Ferrara ma mi sono occupato di tutti i territori della nostra regione. Sono sicuro che accadrà la stessa cosa con gli attuali assessori perché il presidente de Pascale è stato chiaro: avere un occhio di attenzione per il territorio ferrarese. Una regola di ingaggio che vale per l’intera giunta, a partire dal suo presidente, e che ha un valore enorme. Io, da capogruppo, sarò al fianco degli assessori nell’onorare tale impegno".

L’esclusione di Ferrara dal governo regionale ha comunque destato preoccupazione e sconcerto. Che ne pensa? "Sarà il programma che presenteremo il prossimo mese a dare riscontro alle aspettative dei ferraresi. Le priorità sono chiare: avviare un piano di reindustrializzazione, come l’ha chiamato il vicepresidente Colla; dare attuazione alla Ztl e lavorare sulle infrastrutture. C’è inoltre la necessità forte di tutelare la sanità pubblica territoriale, di mettere in sicurezza un territorio fragile e di valorizzare le nostre aree interne, processo già cominciato e che deve essere ulteriormente implementato".

Concorda sulla necessità, per il Pd ferrarese, di ripensarsi? "Abbiamo affrontato una campagna elettorale dove sono emersi molto fermento e tanta voglia di un Pd presente sul territorio e che sia sul pezzo rispetto alle sfide che abbiamo di fronte. Coaguliamo queste energie per rafforzare il Pd. Si può e si deve andare oltre i personalismi mettendosi tutti in gioco".

Un riferimento a Zappaterra? "Non ho mai fatto politica contro qualcuno, non è nel mio stile. Ho sempre puntato a dare risposte all’interesse generale".