di Cristiano Bendin
In occasione della prima seduta dell’Assemblea legislativa, che ieri ha dato il via alla XII legislatura della Regione Emilia-Romagna, il consigliere regionale Paolo Calvano è stato eletto capogruppo del PD, succedendo nell’incarico alla collega Marcella Zappaterra, eletta a sua volta questore. Una piccola consolazione per Ferrara, esclusa dalla Giunta de Pascale, ma con un incarico di indubbio prestigio.
Soddisfatto della nomina? "Sì – risponde Calvano – perché guidare il partito nella regione in cui esso è tra i più forti, se non il più forte d’Italia, è un onore enorme sapendo che le sfide che abbiamo di fronte in questa legislatura saranno impegnative a partire da tre temi: lavoro, sanità e tutela del territorio".
Possiamo dire che Ferrara è stata così compensata dalle mancate nomine in giunta? "Ho fatto l’assessore regionale, venivo da Ferrara ma mi sono occupato di tutti i territori della nostra regione. Sono sicuro che accadrà la stessa cosa con gli attuali assessori perché il presidente de Pascale è stato chiaro: avere un occhio di attenzione per il territorio ferrarese. Una regola di ingaggio che vale per l’intera giunta, a partire dal suo presidente, e che ha un valore enorme. Io, da capogruppo, sarò al fianco degli assessori nell’onorare tale impegno".
L’esclusione di Ferrara dal governo regionale ha comunque destato preoccupazione e sconcerto. Che ne pensa? "Sarà il programma che presenteremo il prossimo mese a dare riscontro alle aspettative dei ferraresi. Le priorità sono chiare: avviare un piano di reindustrializzazione, come l’ha chiamato il vicepresidente Colla; dare attuazione alla Ztl e lavorare sulle infrastrutture. C’è inoltre la necessità forte di tutelare la sanità pubblica territoriale, di mettere in sicurezza un territorio fragile e di valorizzare le nostre aree interne, processo già cominciato e che deve essere ulteriormente implementato".
Concorda sulla necessità, per il Pd ferrarese, di ripensarsi? "Abbiamo affrontato una campagna elettorale dove sono emersi molto fermento e tanta voglia di un Pd presente sul territorio e che sia sul pezzo rispetto alle sfide che abbiamo di fronte. Coaguliamo queste energie per rafforzare il Pd. Si può e si deve andare oltre i personalismi mettendosi tutti in gioco".
Un riferimento a Zappaterra? "Non ho mai fatto politica contro qualcuno, non è nel mio stile. Ho sempre puntato a dare risposte all’interesse generale".