Per due anni maltratta i genitori Viola i domiciliari e finisce in carcere

Un quarantatreenne non rispetta la misura cautelare prevista per le molestie in famiglia

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Ha violato più volte i domiciliari cui era stato sottoposto, un 43enne, in quanto gravemente indiziato per maltrattamenti in famiglia commessi tra il 2021 e il 2022 nei confronti degli anziani genitori. E per questa ragione, l’autorità giudiziaria ha deciso di adottare una misura più efficace, quale la custodia in carcere. A dare esecuzione alla misura, emessa dal Tribunale di Ferrara, sono stati i carabinieri della Stazione di Mesola. Ciò è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì scorso. Gli uomini dell’Arma, nella circostanza, hanno provveduto a rintracciare il 43enne portuense (M.L. le iniziali del suo nome), noto agli uffici di polizia, che, come detto, risultava destinatario di una misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Ferrara.

L’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari, in quanto gravemente indiziato per il reato di maltrattamenti in famiglia commessi tra il 2021 e 2022 nei confronti degli anziani genitori. Ma è emerso che il 43enne portuense ha più volte violato le prescrizioni cui era stato sottoposto. Per questo motivo, l’Autorità giudiziaria ha ritenuto necessaria l’adozione di una misura cautelare più efficace: ossia quella della custodia in carcere. Da qui, l’emissione del provvedimento da parte del Tribunale di Ferrara, cui è stato dato corso dai carabinieri della Stazione di Mesola che, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, dopo aver rintracciato l’uomo, lo hanno arrestato. Il 43enne, dopo le formalità di rito, è stato successivamente trasferito presso la casa circondariale ‘Satta’ di Ferrara, dove rimarrà in attesa di giudizio. Le segnalazioni sui maltrattamenti ai genitori erano arrivate anche dai vicini di casa. All’origine motivi futili per cui l’uomo se la prendeva con il padre e la madre ormai anziani e con problemi di salute. Episodi che si sono ripetuti nel tempo e che hanno costretto le forze dell’ordine a occuparsi della situazione.

Valerio Franzoni