Perde il lavoro e ricomincia con un allevamento di pecore

Bondeno, la seconda vita del 45enne Raffaele Vacchi

Il sindaco di Bondeno Fabio Bergamini con il pastore Raffaele Vacchi

Il sindaco di Bondeno Fabio Bergamini con il pastore Raffaele Vacchi

Ferrara, 26 giugno 2016 - «È una scelta di vita. Non bisogna avere paura di cambiare. Bisogna provare, dare il massimo. Se uno segue le proprie passioni non avrà mai rimorsi». Raffaele Vacchi ha 45 anni. Era un operaio in fabbrica. Ha lavorato per anni. Poi la crisi dell’azienda. Ha perso il lavoro e invece di farsi cogliere dalla disperazione, ha deciso di muovere passi seguendo quella che era una sua peculiarità di sempre: l’amore per gli animali.

E ha dato una svolta alla sua vita: «Ho pensato di far il pastore – racconta – . Non è solo un mestiere. È una scelta di vita. Vivo all’aria aperta, percorro ogni anno più di duemila chilometri. Ed è un mestiere che fa crescere, ogni giorno». Vive in un’antica casa di famiglia del ’600, nel rapporto più autentico con le campagne che attraversa tra Burana e Pilastri, nel territorio di Bondeno ma anche raggiungendo Sermide e Felonica.

«L’aspetto più bello di questo lavoro – spiega Vacchi – è parlare con tanta gente che si ferma a guardare le pecore. Intanto che si pascola – aggiunge – si imparano tante cose dalle persone». L’aspetto più difficile invece? «Conoscere perfettamente le esigenze degli animali – risponde – sapere quello di cui hanno bisogno per stare bene, essere loro di aiuto quando partoriscono. È un momento delicato, importantissimo. Quest’anno ci saranno cento nascite da gestire e io lavoro da solo. È difficile. Se qualcuno avesse voglia di fare il pastore e di aiutarmi qui di lavoro non manca. È una scelta di vita, perché anch’io qualche volta mi ammalo, ma lavoro lo stesso. Per le pecore bisogna esserci sempre».

«La storia di Raffaele interpella personalmente tutti noi – sottolinea il sindaco Fabio Bergamini che ieri gli ha fatto visita – il suo coraggio è e sarà per me una grande spinta e un grande esempio. La sua lucidità, la capacità di ascoltare, la curiosità di capire e la voglia di sapere, sono esempio per tutti». Infine un appunto: «Lo stimo – aggiunge il sindaco –. È un ragazzo che ci ha creduto e ha avuto la forza di sapersi ricostruire, provandoci». Con Raffaele Vacchi ci sono 160 pecore. Attraversa i pascoli con i suoi cinque cani, a cui si sono da poco aggiunti quattro cuccioli in cerca di famiglia.