Ferrara, in Pinacoteca mancano i custodi. Chiusa tre giorni a settimana

La comunicazione a sorpresa: a maggio sarà chiusa lunedì, martedì e mercoledì, ridotti gli orari del giovedì e venerdì. Sgarbi: "Non è tollerabile"

La Pinacoteca di Ferrara

La Pinacoteca di Ferrara

Ferrara, 29 aprile 2017 -  Ferrara città d’arte e di cultura, Ferrara città dei musei chiusi a metà. Accade da maggio alla Pinacoteca Nazionale, che come comunica ieri la direzione delle Gallerie Estensi ridurrà fortemente il suo orario di apertura per tutto il mese «a causa di gravi carenze del personale di custodia e di vigilanza».

Per questo, per tutto maggio e per ben tre giorni la settimana (lunedì, martedì e mercoledì) la Pinacoteca resterà completamente chiusa, mentre giovedì e venerdì rimarrà aperta dalle 8.30 alle 14 (anziché come avvenuto finora giovedì fino alle 19 e venerdì dalle 13.30 alle 19). Sabato e domenica sarà aperto dalle 13.30 alle 19. Tutto nel mese della bella stagione e delle gite scolastiche.

La notizia lascia basito anche chi di arte se ne intende da tempo. «La Pinacoteca di Ferrara chiusa per tre giorni la settimana a maggio? Non ci credo» è il primo commento di Vittorio Sgarbi che poi incalza: «La Pinacoteca della città del ministro ai beni culturali non può venire chiusa, equivale a dire che Franceschini si deve dimettere» tuona il critico d’arte ferrarese. Una decisione che, anche se molto probabilmente non ancora nota dal ministro ferrarese, risulta infatti per Vittorio Sgarbi l’equivalente di un «fallimento politico». «Non è tollerabile questa riduzione oraria, soprattutto nella città del ministro della cultura. Mi chiedo se lo sappia Franceschini – commenta Sgarbi –, ma perché è la sua città, oltre che la mia».

Nel 2016 i visitatori sono stati 46.000

Per il critico d’arte non si tratta di piaceri o di favoritismi. «Già le pinacoteche dovrebbero essere aperte sempre e gratis, almeno per gli italiani, ma in più Ferrara dovrebbe essere la sua culla, il primo pensiero dev’essere legato alla sua città. Sapere di questa notizia fa arrabbiare me come come ferrarese, lui dovrebbe arrabbiarsi come ministro di Ferrara, perché questa città dovrebbe funzionare come un orologio svizzero, almeno negli ambiti di sua competenza». Un museo che nel 2016 ha fatto 45mila visitatori, rispetto ai 26mila della Galleria Estense di Modena.

«Dovrebbe dimettersi». In questo senso, a Vittorio Sgarbi preme dare un suggerimento a Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi e quindi anche della Pinacoteca a Ferrara. «Si dimetta oggi lei o tenga il museo che dirige aperto, andando lei stessa a fare il custode» commenta il critico ferrarese. «Può anche essere che come direttrice abbia avvisato la segreteria del ministero della mancanza di personale, ma non le abbiano risposto per tempo – ipotizza infine Sgarbi –, in ogni caso rimane qualcosa di inaudito: piuttosto di far chiudere il museo che lei dirige, dovrebbe minacciare di dimettersi. Solo così porterebbe a una reazione il ministro Franceschini, chiamato così a rispondere del futuro del museo nazionale della sua città».