FERRARA
Due medici di base per coprire un bacino di utenza di circa settemila persone. Tradotto: enormi disagi per la popolazione, in particolare quella più anziana, in un periodo già di per sé critico a livello sanitario. È questa la denuncia che arriva da un gruppo di residenti di quattro località del ferrarese – Porotto, Cassana, Borgo Scoline e Fondo Reno – che in questi ultimi mesi si sono ritrovati con una carenza di professionisti che preoccupa. E non poco. Ma non è solo un grido di allarme. Gli abitanti di queste zone, infatti, hanno scritto una petizione (indirizzandola al sindaco, alla direttrice dell’Ausl e al presidente dell’Ordine dei medici), che ha incontrato il favore di 647 persone. Poco meno di settecento firme, dunque, per chiedere alle autorità che venga risolto un problema enorme.
"Fino a qualche anno fa – si legge nella missiva – vi erano sei medici di base. Oggi ne sono rimasti soltanto due, senza considerare che con il passare del tempo le criticità si sono anche acuite. La popolazione è, infatti, sempre più vecchia e necessità di maggiori attenzioni". La petizione in questione, tra l’altro, non è la prima. Ne fu sottoscritta un’altra, nel 2018, che però – denunciano sempre gli abitanti dei quattro paesi – "non ottenne alcuna risposta della autorità locali". Ora, dunque, ci si riprova. Anche per cercare di arginare un fenomeno decisamente preoccupante. Secondo quanto testimoniato dagli stessi residenti in quelle porzioni di territorio, infatti, molte persone sono costrette a ‘migrare’ in altre località per trovare un medico di base. Ma lo fa solo chi ci riesce: "Molti anziani – aggiungono – non hanno questa possibilità, nonostante le condizioni di disagio in cui versano siano assolute". L’appello al sindaco, alla direttrice Ausl e al presidente dell’Ordine dei medici, dunque, è quello di porre l’accento sul tema, cercando di trovare quella soluzione idonea che manca, ormai, da troppi anni.
re. fe.