"Ponte inagibile, noi chiusi in casa". Una petizione per sbloccare tutto

Il caso sollevato da un gruppo di residenti a Pontelangorino: "Per lavoro e scuola costretti a fare 30 km" Il sindaco Zanardi: "Conosciamo la situazione, mi reco lì tutti i giorni. Presto avremo i chiarimenti richiesti"

La mancata conclusione dell’opera secondo i tempi prestabiliti ha scatenato proteste

La mancata conclusione dell’opera secondo i tempi prestabiliti ha scatenato proteste

Codigoro (Ferrara), 21 marzo 2024 – Quasi 30 persone segregate in casa per i lavori del ponte che sovrasta il Canal Malea, a Pontelangorino di Codigoro. La vicenda comincia quando, dal luglio scorso, il ponte in località "Prati" viene demolito perché non era più sicuro transitarvi sopra, soprattutto per i mezzi agricoli. La ricostruzione doveva completarsi lo scorso 9 marzo, ma per ora sono state fatte solo le fondamenta e così è stata presentata una petizione al sindaco di Codigoro Alice Zanardi per segnalare i tanti disagi che devono subire quei cittadini.

“Esprimiamo la nostra preoccupazione sullo stato di avanzamento dei lavori di rifacimento del ponte – scrivono – che ci dovrebbero permettere nuovamente di raggiungere il centro abitato in sicurezza ed in un lasso di tempo ragionevole". Attualmente al posto di 3 chilometri, per andata e ritorno da lavoro e scuola dei figli, ne devono percorrere 30, anche più volte al giorno, di cui un terzo su strada ghiaiata perennemente dissestata e priva di qualsiasi segnaletica o illuminazione, costeggiata da un corso d’acqua senza protezione. Una viabilità già pessima col bel tempo, "ma con pioggia o nebbia veramente pericolosa, poiché la strada non asfaltata è tempestata di buche, pozzanghere e fango in cui si rischia di impantanarsi con i veicoli".

La mancata conclusione dell’opera secondo i tempi prestabiliti e l’inesistenza di nuovi termini, ha portato i residenti ad una serie di richieste "che vorremmo – aggiungono – avessero valore dal primo giorno di ritardo dalla realizzazione del ponte". Fra le quali la creazione, sul corso d’acqua, di una passerella momentanea, da attraversare a piedi, che consenta di lasciare le auto dalla parte opposta. L’indennizzo economico, calcolato sulla base degli effettivi giorni di ritardo, per l’usura dei veicoli dovuta al percorso dissestato e l’aumento spropositato dei consumi di carburante. Inoltre sottolineano, poiché a vivere in quel luogo, sono poche famiglie con anziani soli, coppie con figli piccoli e persone in età lavorativa, vorrebbero "una spiegazione sommaria di quanto accaduto. Partendo da quando furono installate le limitazioni, nel 2019, in altezza senza nessun preavviso fino ad oggi".

"Passiamo ogni giorno a controllare la situazione – spiega il primo cittadino di Codigoro – perché siamo molto consapevoli, e me ne rammarico profondamente, dei disagi che stanno subendo i cittadini che hanno presentato la petizione. Tuttavia siamo in una fase delicata e appena avremo i chiarimenti richiesti li inviteremo a un incontro e spiegheremo loro cosa potremo fare".