Ponte sul Po, la Regione invoca un summit con Delrio

Silenzio di Autostrade sulla richiesta di esenzione tra i due caselli dell’A13

In forse anche il transito in bicicletta per motivi di sicurezza: anche questo aspetto dovrà essere chiarito

In forse anche il transito in bicicletta per motivi di sicurezza: anche questo aspetto dovrà essere chiarito

Ferrara, 23 marzo 2018 - È partita ufficialmente una richiesta di incontro con il Ministero delle Infrastrutture, sugli imminenti lavori di ripristino del ponte sul Po. A invocare il summit, l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini, che si è fatto interprete delle esigenze di chiarezza invocate, negli ultimi giorni, dalle istituzioni locali (non solo ferraresi), ma anche delle preoccupazioni che emergono quotidianamente dalle categorie economiche, e dalle comunità interessate dal maxi cantiere.

Un incontro presumibilmente urgente – la data non è stata ancora fissata –, per sciogliere i nodi principali della vicenda: l’organizzazione, sicuramente complessa, del lavoro di competenza dell’Anas, e il tema della ‘detariffazione’ del pedaggio autostradale. Al proposito, il silenzio della Società Autostrade è tonante; a quanto sembra emergere, le esenzioni vengono infatti concesse soprattutto in caso di calamità o eventi straordinari (tra gli ultimi, oltre al terremoto del Centro Italia, il crollo di un viadotto autostradale nel Piacentino, nel 2009), più difficilmente invece a fronte di cantieri che non sono espressamente di competenza della stessa Società Autostrade. Ferrara e Rovigo, tuttavia, possono invocare un precedente: già nel 2000, sia pure per una decina di giorni, agli automobilisti venne concesso di transitare senza pagare tra Occhiobello e Ferrara Nord, proprio in concomitanza con un intervento di manutenzione del ponte. In questo caso, tuttavia, non si tratta di una settimana o poco più: dal 18 maggio in poi (il cantiere prenderà il via, come noto, dopo il passaggio del Giro d’Italia), sono previsti dai quattro ai sette mesi di interruzione o, nella migliore delle ipotesi, di rallentamenti per il transito su una sola corsia. E in ogni caso i mezzi pesanti e quelli del trasporto pubblico saranno in ogni caso dirottati sulla A13.

La risposta di Anas e Autostrade non dovrà, in ogni caso, tardare: «Se a ridosso di Pasqua non otterremo sufficienti garanzie – ricordiamo la dichiarazione resa alcuni giorni fa al Resto del Carlino dall’assessore alla Mobilità Aldo Modonesi – informeremo il prefetto Michele Campanaro dei problemi che si profilano per gli automobilisti e le attività produttive». La stessa azione a tenaglia verrà attuata anche dalle istituzioni rodigine, per definire – ben prima dell’avvio dei lavori – una strategia comune, in grado di alleviare disagi che si preannunciano in ogni caso molto pesanti. A rendere incerto il quadro, non mancassero altre incognite, c’è oggi anche la situazione legata alla formazione del nuovo Parlamento e governo. In ogni caso la richiesta di Donini è stata indirizzata al ministro in carica, Graziano Delrio.