No green Pass Ferrara: preside sospeso per sei mesi

Il provvedimento dell’Usr dopo le polemiche sui controlli e i post sui lager A fare le veci del dirigente scolastico del Perlasca sarà Cristina Corazzari

Il dirigente scolastico Stefano Gargioni nel suo ufficio in via Poletti

Il dirigente scolastico Stefano Gargioni nel suo ufficio in via Poletti

Ferrara, 21 ottobre 2021 - Sei mesi di sospensione dell’attività di dirigente scolastico, senza stipendio. È questo l’indirizzo assunto dall’ufficio scolastico regionale a carico del preside dell’istituto comprensivo Peralsca, Stefano Gargioni. La notizia, è stata comunicata agli organi di istituto nella tarda mattinata di ieri. A questo punto, si configura una reggenza di Cristina Corazzari fino al 30 marzo del 2022. Da quanto si apprende, la decisione dell’Usr è scaturita a seguito di un’istruttoria che, contrariamente al solito, ha avuto tempi rapidissimi. Tant’è che la scorsa settimana, Gargioni è stato audito dall’organo regionale, per portare le sue ragioni. Formalmente, l’ufficio scolastico avrebbe avuto ben 60 giorni per comunicare la sua decisione. Invece, la sospensione è arrivata a velocità fulminea.

Probabilmente, per lanciare un segnale chiaro e netto. I fatti che hanno portato all’assunzione di questo provvedimento contro Gargioni sono noti e hanno una genesi lontana, sebbene abbiano una matrice comune: la contrarietà a vaccini e all’applicazione del green pass. Già lo scorso anno, peraltro, Gargioni aveva assunto la decisione, in palese contrasto alla disposizione ministeriale, esentando gli alunni dall’utilizzo delle mascherie. Decisione poi fatta rientrare nei giorni successivi. A settembre poi, Gargioni era stato richiamato per non aver controllato i lasciapassare vaccinali. Il primo giorno di scuola e di riunione collegiale in presenza del corpo docenti, infatti, al Perlasca nessuno ha provveduto – come prevedono la normativa e le circolari ministeriali – a controllare la documentazione degli insegnanti per valutare il possesso o meno della certificazione vaccinale. Di fronte a questo omesso controllo, è scattata – da parte di alcuni insegnanti in regola con quanto disposto dal decreto – la segnalazione a Veronica Tomaselli, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale. Da ultimo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Gargioni ha inatti condiviso sul proprio profilo Faceboook una foto con il famigerato cancello all’ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz. La scritta, recitava "Il green pass rende liberi".

Corale l’indignazione. Addirittura i parlamentari del Partito Democratico Emanuele Fiano e Luca Rizzo Nervo hanno depositato, all’indomani della sortita, un’interrogazione parlamentare (sottoscritta da tutto il gruppo parlamentare dem), per chiedere "di estromettere questo soggetto (Gargioni, ndr ) dall’insegnamento e dalla direzione scolastica". Secondo Fiano, il dirigente scolastico ferrarese aveva "calpestato la memoria di milioni di morti innocenti con la volgarità oscena del suo esempio. A me questo fotomontaggio fa vomitare". Ferma l’accusa anche da parte, tra gli altri, della sezione estense dell’Anpi. Ora, l’epilogo: sospensione per sei mesi.