"Prezzi carburanti, nessuna truffa Errori senza ricadute sui clienti"

Parlano i titolari delle stazioni di servizio dopo la raffica di sanzioni da parte della guardia di finanza "Io, stangato per uno sbaglio nel comunicare al ministero il prezzo del diesel. Non trattateci come ladri"

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"Se ci sono stati errori, chi ha sbagliato pagherà la sanzione. Ma non siamo né truffatori né speculatori". I benzinai non ci stanno a passare come ‘furbetti’, soprattutto in un momento estremamente delicato dal punto di vista dei rincari dei carburanti e delle materie prime. La raffica di sanzioni spiccata dalla guardia di finanza per questioni relative a cartellonistica e comunicazione dei prezzi all’Osservatorio del ministero dello Sviluppo ha scatenato le reazioni dei gestori delle aree di servizio. A togliersi i primi sassolini dalle scarpe è Giuseppe Guerra, titolare di quattro stazioni di servizio tra San Martino, Santa Maria Codifiume, Gradizza e Galliera. "La notizia delle sanzioni ha scatenato un putiferio – scandisce –. Sui social ci stanno insultando, accusandoci di essere dei ladri. Per quanto mi riguarda, ho ricevuto una sanzione da mille euro soltanto per un errore. Ho quattro impianti e ho sbagliato a comunicare all’Osservatorio del ministero il prezzo di un singolo prodotto, il diesel".

Tutto questo, prosegue, "per dire che non sono un ladro o un ‘furbetto’. Il mio errore non ha avuto alcuna ripercussione sui miei clienti, a cui non ho rubato un centesimo. Dobbiamo comunicare i prezzi a ogni variazione, e in questo periodo cambiano praticamente ogni giorno, oppure una volta a settimana, in caso di assenza di mutamenti. Può quindi capitare di sbagliare". Guerra ci tiene a spiegare come questa fase di incertezza non sia semplice nemmeno per chi gestisce una stazione di servizio. "Chi non lavora nel nostro settore è convinto che, con questi aumenti, i benzinai stiano guadagnando il triplo – osserva –. Ma così non è. Noi viviamo su una quota di tre centesimi lordi al litro. E anche per noi sono aumentati i costi delle bollette e del lavoro. Quindi – conclude –, nonostante quello che può sembrare, non ce la stiamo passando così bene".

Sul tema interviene anche Michele Rosati di Faib (Federazione autonoma italiana benzinai) Confesercenti . "Non siamo davanti né a speculazioni né a truffe – chiarisce –. Eventuali mancanze nell’adempimento della comunicazione dei prezzi all’Osservatorio non hanno ripercussioni su chi acquista il prodotto. Senza contare che c’è stato un periodo in cui ci sono state difficoltà tecniche a comunicare i dati. Anche riguardo alla cartellonistica è difficile fare discorsi generali. Questo aspetto è infatti a carico delle rispettive compagnie. I titolari degli impianti valuteranno ora se impugnare la sanzione amministrativa. In ogni caso, chi ha sbagliato pagherà. Ma non c’è stata nessuna speculazione da parte nostra".

Federico Malavasi