"Racconto la comicità della vita di coppia"

L’artista Angelo Pisani domani in scena al Nuovo con ’Scomodo’: "Un racconto in chiave satirica della mia esperienza di marito e padre"

"Racconto la comicità della vita di coppia"

"Racconto la comicità della vita di coppia"

di Laura Guerra

Con ‘Scomodo’, venerdì alle 21 torna al Teatro Nuovo l’artista Angelo Pisani.

Che legame c’è tra lei e Ferrara?

"Ci veniamo spesso anche perché la sorella di mia moglie Katia Follesa abita lì. Il Nuovo poi, per me è un teatro importante perché fu uno dei primi, di una certa bellezza e importanza, che ho calcato coi ’Pali e Dispari’. Sono anche molto legato a Ferrara per un ricordo durante un tour: in una delle prime date, quasi 20 anni fa, avevamo una due giorni e la mattina uscii per fare un giro. Incontrai una ragazza, Antonella, che poi è diventata un’amica, che si propose di accompagnarmi non perché ero famoso ma per il desiderio che aveva di farmi conoscere la bellezza della sua città. Passai la giornata a godermi Ferrara e nacque una bellissima amicizia: Un modo autentico e disinteressato di essere amici anche a distanza. Sai, diventare così famoso, giovane e non strutturato mi mandò in crisi perché non riconoscevo più chi aveva piacere a frequentarmi e chi lo facesse perché in quel momento ero un personaggio".

Che spettacolo sarà ‘Scomodo’?

"E’ un racconto comico della mia esperienza di uomo, marito e padre, dell’universo maschile a confronto con quello femminile, con tutte le incongruenze che derivano dalle evidenti differenze. L’ho intitolato così perché mettere a confronto due cose diametralmente opposte è scomodo, ma nel rapporto tra uomo e donna diventa comodo perché gli innamorati si cercano e si inseguono. Ripercorro la mia storia con Katia Follesa e con mia figlia Agata, chiamando anche il pubblico a partecipare".

Quale messaggio vuole lasciare?

"Vorrei che il pubblico tornasse a casa sapendo che la diversità è un punto di forza e non uno svantaggio. Il fatto che gli innamorati siano diversi, se si affronta in modo intelligente e con la giusta dose di ironia, è sicuramente un punto a favore e può dare spunti inaspettati alla sopravvivenza della coppia".

Che ruolo ha sua figlia?

"Giovane e famoso ai tempi di Zelig, per tanti anni ho cavalcato un’onda che a un certo punto era diventata un dovere, perdendo di vista il piacere di fare le cose. Non sapevo più cosa volevo. Avevo dunque interrotto l’esperienza uscendone stritolato. Quando è nata mia figlia ho deciso di stare con lei ed occuparmene. Mi ha salvato la vita umanamente e artisticamente perché mi ha ridato la spinta per rimettermi in contatto con la parte più autentica di me. Fermandomi a fare il papà ho ricominciato a provare piacere a potermi occupare del quotidiano".