"Raoul? Grande amico e anima del carnevale"

Il patron Manservisi ricorda il re del liscio morto ieri: "Portava allegria, ha scandito i momenti più importanti"

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"Oggi ho perso un amico". E’ così che Ivano Manservisi ha iniziato a parlare di Raoul Casadei, scomparso ieri a 83 anni a causa di complicanze del Covid e che con il patron del carnevale ha condiviso una parte del cammino personale ma anche professionale. Raoul ha scandito i momenti importanti del carnevale di Cento. "Eravamo amici da anni. Io e mio figlio Riccardo eravamo sempre ai suoi compleanni nella sua casa in Romagna. Una brava persona. Portava allegria. Appena sarà possibile fare carnevale, lo ricorderemo come merita – dice il patron – negli anni ’90 quando sfilammo al carnevale di Rio de Janeiro venne con noi portando la musica romagnola al Sambodoromo, insieme a tutta la sua orchestra dove c’era anche Moreno Conficconi con quelli che ora sono conosciuti come Extraliscio. Nel ’94 sfilò a Cento con la sua orchestra su una corriera aperta, anni dopo l’Orchestra Casadei, guidata dal figlio Mirko, è stata per anni la colonna sonora delle domeniche dei nostri carnevali e l’ultima volta che Raoul venne ospite a Cento fu nel 2016". L’anno del ritorno in piazza della kermesse dopo il sisma quando proprio il re del liscio disse: "E’ sempre un grande piacere essere qui. Ivano ed io abbiamo scritto anche una canzone insieme sul carnevale di Cento, tra noi c’è una bella amicizia, anzi, un gemellaggio." Era il ’94, infatti, quando Casadei, con ritmi latino-romagnoli raccontò in musica il clima e i fatti della kermesse centese, dalla festa alla gara. "Era una persona saggia che dava ispirazione. La storia della musica Italiana, uno che ha saputo fare la differenza e che guardava il futuro con positività – aggiunge Riccardo Manservisi – è stato con noi tante volte, dal carnevale al Comacchio Summer Fest. Mancherà tanto una persona come lui".

Laura Guerra