Razzia al Santuario dell’Olmo: "Rubate le ostie e oggetti sacri"

Portomaggiore, lo sconcerto di don Berti: "Danni per migliaia di euro, oltre al valore simbolico"

Razzia al Santuario dell’Olmo: "Rubate le ostie e oggetti sacri"

Razzia al Santuario dell’Olmo: "Rubate le ostie e oggetti sacri"

Sconcertante furto l’altra notte nel santuario della Beata Vergine dell’Olmo, la chiesa più antica di Portomaggiore, risalente alla prima metà del Seicento, edificata dai portuensi come ex voto per essere scampati all’epidemia di peste, quella narrata da Alessandro Manzoni nei "Promessi Sposi". Nell’immediato dopoguerra, con la distruzione della cattedrale dai bombardamenti del 1945, per alcuni anni fu l’unica chiesa della cittadina nella quale erano impartiti i sacramenti, finché non fu edificata la chiesa Collegiata. Non si dà pace l’arciprete di Portomaggiore, Ugo Berti: "Il danno è ingente, ma è più grave l’atto dissacratorio".

I ladri sono entrati nella piccola chiesa, in via Giordano Bruno, l’altra notte, tra le due e le quattro. Il furto è stato scoperto verso le 6.30, quando un sacerdote della parrocchia stava predisponendo il santuario per la messa delle 7.30.

"I ladri sono entrati dal portone centrale, forzato con un palanchino – racconta don Ugo Berti – una volta entrati hanno profanato il tabernacolo, che pensavano fosse d’oro, invece è d’ottone, portando via perfino le ostie consacrate".

Le ostie non hanno valore di per sé, hanno un valore simbolico. "Temo sia stato un furto su commissione da parte dei satanisti: le ostie potrebbero servire per officiare le messe nere. Oltre a questo gesto deplorevole, hanno rubato calici, pìssidi, oli sacri, alcuni candelabri e altri oggetti che ancora dobbiamo inventariare". L’ingresso della chiesa era presidiato dalle telecamere. I ladri hanno pensato anche a questo: "Sono stati portati via il server della videosorveglianza e il mixer dell’amplificazione della chiesa. Quest’ultimo è l’oggetto più costoso, da solo vale circa 2 mila euro, cambiato proprio di recente".

Complessivamente il danno ammonta a circa 10 mila euro. "Non riesco a capire perché abbiamo commesso un furto del genere, piazzare quegli oggetti ai ricettatori frutterà ben poco, in questo caso la razionalità non è stata attivata". E’ un periodo che a Portomaggiore si commettano dissacrazioni a tutto spiano: dapprima il vandalismo alla statua di Babbo Natale, poi il furto della statua di Gesù Bambino, nella casetta di Babbo Natale nel centro di Portomaggiore, nella centralissima piazza Umberto I e ieri notte l’atto più grave, la razzia nel santuario dell’Olmo.

Franco Vanini