Chiesa declassata a Comacchio, contestato il vescovo: "Vergogna"

Sit in di protesta, monsignor Perego è stato accompagnato dai carabinieri all’auto dopo l'incontro

I fedeli contrari al declassamento della chiesa di Camacchio

I fedeli contrari al declassamento della chiesa di Camacchio

Comacchio (Ferrara), 7 settembre 2022 - Fedeli e cittadini comacchiesi, lunedì sera, si sono ritrovati nel cortile dell’asilo del Duomo di Comacchio per manifestare pacificamente contrarietà verso la scelta di sopprimere la parrocchia di Santa Maria in Aula Regia (accorpata alla parrocchia del Duomo di San Cassiano e del Rosario), in concomitanza con la riunione riservata ai componenti del Consiglio pastorale e del Consiglio Affari Economici con l’Arcivescovo di Ferrara e Comacchio, monsignor Gian Carlo Perego, che ha spiegato i motivi della decisione.

Aggiornamento Santuario ’declassato’, "La protesta non si ferma"

A seguito di tale decisione, come spiegato in una lettera dallo stesso monsignor Perego, nel Santuario non verranno più celebrati i sacramenti e, dal 1° settembre 2023, matrimoni ed esequie (se non quelle dei Francescani dell’Immacolata e degli appartenenti alla Confraternita di Maria SS. In Aula Regia), ma solo le messe e i riti mariani. Alla riunione ha partecipato anche il sindaco Pierluigi Negri. Molte sono state le persone che hanno preso parte al sit-in di protesta esprimendo tutto il loro disappunto per la decisione di sopprimere la parrocchia e per essere stati esclusi dall’incontro che si stava svolgendo all’interno. Alcuni fedeli con candele in mano hanno intonato preghiere, canti, ed è stato esposto anche uno striscione che riportava la scritta ‘La Madonna deve continuare a benedire i nostri bambini’, firmato dalle mamme del catechismo.

In tanti hanno manifestato contrarietà per una decisione "calata dall’alto, senza alcun confronto e senza tener conto del sentimento dei fedeli". E nel parlare con don Guido Catozzi, parroco e moderatore della Concattedrale di San Cassiano, una signora ha rimarcato come la Madonna che viene venerata nel Santuario sia chiamata ‘la Madonna del popolo’: "Vogliamo che si continuino a celebrare i Sacramenti, i battesimi, i matrimoni nella chiesa dei cappuccini (come è altresì conosciuta Santa Maria in Aula Regia)". Presente alla manifestazione anche una persona proveniente da Verona, che assieme alla moglie, reca ogni anno visita al Santuario e anch’esso ha fatto sentire la propria voce contro il "declassamento" del luogo sacro.

Al termine della riunione, monsignor Gian Carlo Perego ha raggiunto l’auto accompagnato dai carabinieri della Compagnia di Comacchio (intervenuti per verificare che tutto si svolgesse pacificamente, come è stato) e dalle vibranti contestazioni da parte di cittadini al grido di ‘vergogna, vergogna!’, per manifestare contrarietà verso una decisione che continuerà a far discutere.