FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Schianto nella nebbia in A13. Tamponamento fatale con un tir: "Il camionista non ha colpe"

Il giudice ha assolto il conducente dell’autoarticolato contro il quale si scontrò un furgone. Nell’incidente perse la vita un uomo di 34 anni. La difesa: "Processo molto approfondito".

Il giudice ha assolto il conducente dell’autoarticolato contro il quale si scontrò un furgone. Nell’incidente perse la vita un uomo di 34 anni. La difesa: "Processo molto approfondito".

Il giudice ha assolto il conducente dell’autoarticolato contro il quale si scontrò un furgone. Nell’incidente perse la vita un uomo di 34 anni. La difesa: "Processo molto approfondito".

In quel tamponamento fatale in A13, il conducente del tir non ha avuto alcuna responsabilità. A stabilirlo è stato il giudice Alessandra Martinelli che, nel pomeriggio di ieri, ha assolto Anton Ionica, l’autotrasportatore romeno di 47 anni imputato per la morte di Mocanu Petrica, 34enne anche lui romeno che viaggiava sul furgone che ha urtato il mezzo pesante. L’autotrasportatore doveva rispondere di omicidio stradale. Il processo a suo carico è arrivato ieri alla fase della discussione. La procura ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione, ma l’istanza è andata a scontrarsi contro il verdetto del giudice che ha assolto il camionista perché il fatto non sussiste. Nel procedimento per l’incidente, lo ricordiamo, c’era anche un secondo imputato, Memet Petrica, conducente del furgone sul quale viaggiava la vittima e che quella mattina ha urtato l’autoarticolato di Ionica. Petrica fu condannato a dieci mesi di reclusione in rito abbreviato. "Il processo è andato a fondo della vicenda – ha commentato il legale di Ionica, l’avvocato Saverio Barbieri –. Il giudice non si è accontentato, ha acquisito molte consulenze ed è giunto alla sentenza molto sicuro".

L’incidente. Era l’alba del primo giugno 2022. L’autostrada A13, in direzione sud tra Occhiobello e Ferrara, era avvolta da una fitta nebbia, condizione che aveva dato luogo al formarsi di rallentamenti e incolonnamenti. Più o meno al chilometro 39, secondo quanto ricostruito anche nel corso delle indagini, il furgone rosso Volkswagen con a bordo il 34enne si è schiantato contro il rimorchio di un autoarticolato che, secondo la tesi dell’accusa, si era spostato repentinamente nella corsia di sorpasso. Inutili i soccorsi per il passeggero del furgone.