La firma del protocollo per la valorizzazione del petrolchimico, avvenuta giovedì alla presenza del ministro Adolfo Urso, rappresenta un momento importante per il futuro del nostro Polo industriale e tecnologico. Vedere seduti allo stesso tavolo governo, istituzioni locali, università, sindacati e associazioni di categoria attorno a un progetto condiviso è un fatto più unico che raro in una città che marcia spesso in ordine sparso. I critici sostengono sia stato "più fumo che arrosto", sostenendo che la vera partita - quella del cracking - è ancora aperta. Una preoccupazione legittima (tutto dipenderà dall’accordo Eni-Basell) ma la giusta traiettoria è stata impostata.
CronacaSfilate elettorali. Ma sono carenti vision e obiettivi