Sicurezza Ferrara, summit Lodi-Molteni al Viminale. "Impegno per riportare l’esercito"

Il vicesindaco, assieme al comandante Rimondi a colloquio con il sottosegretario dell’Interno

Ferrara, 30 novembre 2022 – Un summit al ministero dell’Interno. Sale le scale del Viminale accompagnato dal comandante della Polizia Locale, Claudio Rimondi. Il vicesindaco Nicola Lodi ha incontrato, ieri mattina, il sottosegretario al ministero degli Interni Nicola Molteni. Sul piatto diversi argomenti, ma il focus principale è stato, chiaramente, quello della sicurezza. L’obiettivo dell’assessore alla Sicurezza è molto chiaro: riportare il contingente dei dodici militari dell’Esercito a Ferrara. Il che non vuol dire, beninteso, che i militari torneranno.

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ll vicesindaco Lodi, il sottosegretario Molteni e il comandante Rimondi
ll vicesindaco Lodi, il sottosegretario Molteni e il comandante Rimondi

Ma qualche segnale positivo c’è. Tant’è che è lo stesso numero due della Giunta a spiegare che Molteni "si è impegnato a fare di tutto affinché i militari possano fare ritorno in città". D’altra parte, sottolinea Lodi, "la sicurezza per Ferrara è fondamentale e, proprio per consolidare il lavoro fatto sin qui dall’amministrazione, abbiamo chiesto l’appoggio del sottosegretario. Dobbiamo tenere alto il livello di attenzione e cercare di debellare fenomeni pericolosi: per troppo tempo è stato permesso alla Mafia nigeriana di avere campo libero. Abbiamo voltato pagina e l’esercito è sempre stato un aiuto: cercheremo di portarlo in città".

Nel suo incontro di oltre un’ora con il sottosegretario al ministero dell’Interno, il vicesindaco ha fatto leva sul fatto che Ferrara ha diversi luoghi sensibili "a partire dal Museo dell’Ebraismo italiano e della Shoah". L’idea di ripristinare il contingente è legata al presidio di zone ’calde’: da via Baluardi a via Porta catena, passando per il parco Giordano Bruno, la stazione e, chiaramente, il parco ai piedi del grattacielo. Tutti luoghi che, fra l’altro, Molteni ha avuto modo di vedere di persona. Il 3 luglio dello scorso anno, infatti, il sottosegretario aveva fatto tappa a Ferrara. E, dopo gli incontri istituzionali, il tour aveva previsto proprio un giro nel cuore del quartiere Giardino, con tanto di cena nel nuovo chiosco del parco Coletta. L’invito di Molteni ai residenti, allora, era stato quello di "non abbandonare il quartiere". Il senso era quello di "portare lo Stato dove, fino a poco prima, c’era la mafia nigeriana".

Pochi mesi dopo la visita il fatidico annuncio: taglio dell’operazione ’Strade sicure’ e progressivo smantellamento dei contingenti dell’Esercito dislocati in moltissime città del territorio nazionale. Tra cui, appunto, Ferrara. La nostra città pareva che, in un primo momento, dovesse essere risparmiata da questa operazione di razionalizzazione delle risorse. Invece i dodici uomini abbandonarono la città estense. "Il sottosegretario Molteni – chiude Lodi – è sempre stato molto attento alle problematiche della nostra città. Confidiamo nel suo appoggio e in quello del ministro per mantenere alto il livello di guardia. Non arretriamo di un millimetro".