"Smettiamo di sfruttare gli animali" Il motto dei ’Ragazzi del Guercino’

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E’ un grido forte quello de I Ragazzi del Guercino con ‘Io non ci sto!’ trasformando il loro carro di cartapesta in un ’no’ agli animali nei circhi per il divertimento degli umani. "L’idea è nata durante la pandemia – dice Francesco Modaffari – il carro rappresenta il nostro dissociarci dallo sfruttamento degli animali nei circhi e da come vengono trattati dopo esser statti tolti dai loro habitat, in una condivisione forzata al mero scopo di far divertire. Desideriamo e immaginiamo dunque la risoluzione di questa anomalia andando verso un circo come quello ‘du soleil’ in cui l’elemento circense è la fisicità nei numeri mostrati al pubblico". E spiega le caratteristiche della loro opera di cartapesta. "Il carro racconta tutto questo utilizzando 4 parti – prosegue – davanti c’è il tendone del circo dove però all’interno ci sono ragazze che balleranno e che rappresentano lo stile du soleil. Alle spalle, un enorme clown dal sorriso beffardo e malinconico, una maschera larga quanto lo chassis e alta 17 metri. Alle sue spalle, c’è poi una mongolfiera che si alza fino a una ventina di metri, con gli animali che non sono riusciti a sopravvivere alla vita da circo ma che guardano con piacere i loro simili che vengono accompagnati verso la libertà dall’uomo. La particolarità è anche ai lati della torretta, con dei blocchi che aprendosi, mostrano i personaggi nascosti all’interno ".

Messaggio volto a tutti con lo scopo di sensibilizzare le generazioni verso questo argomento affinchè il circo vada sempre più verso la sola presenza umana di acrobati, giocolieri e artisti. "Abbiamo voluto realizzare un carro minimal che possa però far comprendere subito il messaggio – spiega – con un pittore che arriva da Licata dopo aver vinto vari premi a Sciacca, che ha caratterizzato le varie parti, a mano, con tecniche diverse, con grande attenzione ai dettagli. Crediamo sia interessante una visione più nazionale che possa aggiungere valore". E si pensa alla prima domenica di sfilata che sarà anticipata da un gruppo colorato e con strumenti musicali. "La pandemia ha complicato i rapporti interpersonali – conclude – ma ci si è ricompattati, c’è tanta voglia di ripartenza e di far dimenticare questo periodo non bello".

l.g.