REDAZIONE FERRARA

Studenti a lezione di sicurezza stradale

Cento, l’iniziativa voluta dalla prefettura. Il comandante Balderi: "Dobbiamo renderli consapevoli del rischio che corrono"

Gli studenti che hanno preso parte in Pandurera alla lezione sulla sicurezza stradale

Gli studenti che hanno preso parte in Pandurera alla lezione sulla sicurezza stradale

CENTO

Erano circa 350 i ragazzi delle quarte e quinte superiori di Cento, presenti ieri in Pandurera per una mattina di educazione alla sicurezza stradale a 360 gradi, grazie al progetto "La strada per andare lontano" ideato dalla Prefettura di Ferrara, in collaborazione con diversi enti locali della Provincia che ha visto aderire anche il Comune di Cento e la Polizia Locale, oltre a Ferrara e Codigoro. Il progetto voluto dal prefetto Massimo Marchesiello si propone di sensibilizzare i giovani attraverso forme di comunicazione e di linguaggio adeguatamente efficaci sul tema della sicurezza stradale, e insieme esperti, aiutare i ragazzi a comprendere l’importanza del rispetto delle norme di comportamento sulla strada, perseguendo l’obiettivo della prevenzione degli incidenti stradali, nonché quello di stimolare una profonda riflessione sul valore della vita.

Uniti nella giornata anche Automobile club Ferrara, Polizia, Carabinieri, Fiab, Avis, Laboratori Aperti, Fondazione Niccolini. "Come tutti gli anni quando facciamo questo tipo di intervento, soprattutto con lo spettacolo Katedromos i ragazzi vengono veramente coinvolti perché li tocca sulle corde anche emotive – dice Fabrizio Balderi, comandante della Polizia locale di Cento - che, in qualche modo devono far scattare una consapevolezza che è quella del rischio e cioè capire che non si è invulnerabili". Tutto questo con modi anche accattivanti, stand, e un percorso che dà la possibilità di provare un percorso che simula la guida sotto l’effetto di stupefacenti o alcool.

"C’è la necessità di fare così per dargli la coscienza del rischio e delle necessità di rispettare le regole – a Cento l’incidenza degli incidenti dei giovani è nella media, utilizzano meno i ciclomotori perché scelgono i monopattini e poi passano all’auto. C’è però l’atteggiamento dei giovani che tendono a sottovalutare il pericolo e lo vediamo anche per quanto riguarda l’uso della bici tant’è che i colleghi insistono molto nelle scuole per un uso corretto. Sono convinto che tutte queste nostre azioni nelle scuole e per i giovani stiano dando frutti perché una quota di ragazzi adesso è più cosciente e dobbiamo insistere spiegandogli come tutelarsi. Ora, ad esempio, da noi è più difficile vedere un ragazzo che gira senza casco". Tra gli interventi della mattina oltre a quello importante del capo gabinetto della prefettura di Ferrara Maddalena Della Rosa, anche quella di esperti parlando dell’uso del sangue nei traumi da incidente, della responsabilità alla guida, di alcool e stupefacenti ma anche portando un testimone diretto delle conseguenze purtroppo permanenti che possono derivare da un incidente stradale.

Laura Guerra