Sulla costa il 30% di turisti in più "Sono tornati anche gli stranieri"

In crescita rispetto al 2019, dato in controtendenza rispetto ad altre località emiliano-romagnole. Vitali (Ascom): "Dobbiamo allungare la stagione oltre il periodo balneare, sfruttando natura e cultura"

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di Valerio Franzoni

Numeri importanti si sono registrati sulla costa comacchiese in termini di presenze turistiche. In attesa dei dati del mese di agosto, infatti, quelli aggiornati al periodo gennaio-luglio (e pubblicati nei giorni scorsi sul sito della Regione Emilia-Romagna) parlano di un significativo + 29,3% rispetto al 2021, ma ancora più importante è il + 6,5% fatto segnare rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid. Dato, quest’ultimo, in controtendenza rispetto ad altre località turistico-balneari della costa emiliano-romagnola. Altro dato interessante è quello relativo al totale di presenze in regione, che vede la provincia di Ferrara, assieme a quella di Piacenza, incrementare rispetto al 2019. Si tratta di numeri che fanno ben sperare per il futuro, anche immediato, considerando che settembre sta ancora regalando calde e belle giornate di sole sulla costa, e che in ottobre la città lagunare sarà interessata da due importanti eventi quali la Sagra dell’anguilla e la Festa di Halloween. Senza dimenticare, infine, che sino al 16 ottobre sarà possibile visitare la mostra ‘Spina 100’, dedicata al centenario della scoperta dell’antico sito di Spina, in esposizione a Palazzo Bellini di Comacchio. I dati sopracitati sono migliorati grazie al consolidamento delle presenze di italiani, ma anche dalla forte crescita dei numeri riguardanti i turisti stranieri rispetto ai due anni (2020 e 2021) segnati dalle restrizioni dovuti all’emergenza Covid. Il maggior numero di villeggianti proviene dalla Germania, Austria, Svizzera e Lichtenstein, Polonia, Repubblica Ceca e Paesi Bassi che rappresentano i bacini d’utenza principali della nostra costa.

"Sono numeri positivi – commenta il presidente della delegazione Ascom di Comacchio e coordinatore della cabina di regia di Visit Romagna, Gianfranco Vitali – che testimoniano come i turisti siano sempre più alla ricerca di una vacanza all’insegna della tranquillità, con spazi importanti, e di come la nostra situazione ricettiva sia in grado di rispondere a questo tipo di richiesta del mercato che è aumentata anche a seguito dei due anni di emergenza sanitaria. Adesso attendiamo con fiducia quelli che saranno i dati di agosto, convinti che anche i mesi di settembre e ottobre possano ancora regalare soddisfazioni sotto il profilo delle presenze sul territorio. Non solo per il bel tempo che ancora ci sta accompagnando, ma anche per le iniziative programmate sul territorio". Secondo Vitali, inoltre, è necessario guardare anche al 2023. Da tempo sta promuovendo un allungamento del periodo turistico sulla costa, non limitandolo alla sola stagione balneare, portandolo ad almeno sei mesi, ‘sfruttando’ le tante ricchezze che il territorio è in grado di offrire sotto il profilo naturalistico.

Un passo verso la cosiddetta ‘destagionalizzazione’ può essere mosso attraverso la creazione di un calendario unico che raccolga al suo interno iniziative di carattere naturalistico, culturale, sportivo, spettacoli e altri eventi che interessano tutti i comuni del Delta "che va pensato come una sorta di Comune unico – spiega Vitali –, allo scopo di attrarre un turismo più vocato alla parte naturalistica nei periodi di bassa stagione e implementare così i mesi della stagione balneare. Credo che sia una sfida importante cui dobbiamo lavorare in vista del 2023 e che ritengo possa portare benefici in termini di indotto e occupazione a tutto il territorio deltizio che ha molto da offrire".