"Suolo pubblico, stop alla tassa I commercianti hanno già dato"

Cavedagna e Baricordi (Centrodestra): "Grazie a noi ritirata la delibera, volevano introdurre il canone"

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Nell’ultimo consiglio comunale del 7 aprile l’amministrazione comunale di Portomaggiore guidata dal sindaco Bernardi ha ritirato la delibera con cui avrebbe reintrodotto il canone di occupazione del suolo pubblico e questo è avvenuto in conseguenza dell’azione consiliare che è stata posta in essere dal Centro Destra Civico. E’ quanto sostengono i consiglieri comunali d’opposizione Elisa Cavedagna e Alex Baricordi.

La giunta portuense – precisano ancora i due esponenti della minoranza – aveva deciso di soprassedere. La prova della verità sarà domani quando si riunirà il nuovo consiglio comunale. E’ un tema sensibile, quello del pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico – che coinvolge soprattutto il mondo del commercio del centro storico di Portomaggiore, settore economico già penalizzato da due anni di Covid e ora dalla guerra in corso in Ucraina, alle porte dell’Europa. "Il Centro Destra Civico si è opposto fin da subito a questa delibera – spiegano il capogruppo Elisa Cavedagna e il consigliere comunale Alex Baricordi – proponendo e insistendo per l’esenzione totale, necessaria a venire incontro alle esigenze delle attività locali fortemente provate dal punto di vista economico". La proposta del gruppo civico di minoranza di centrodestra di esenzione per il 2022 andrà sottoposta al consiglio comunale nella seduta di domani. "Siamo soddisfatti che la nostra posizione abbia ottenuto i risultati sperati e necessari per il rilancio economico delle nostre attività. Occorrerà avviare una riflessione perché il modello di esenzione possa essere riproposto nei prossimi anni per contribuire allo sviluppo e valorizzazione del nostro territorio", concludono Cavedagna e Baricordi.

Franco Vanini