Ferrara, buche, avvallamenti e velox. Com’è dura andare ai lidi

In viaggio lungo i 50 chilometri di Superstrada tra buche, avvallamenti e asfalti consumati da maltempo e incuria....

L’operaio osserva la profondità della voragine che si è aperta in Superstrada all’altezza di Comacchio.La tratta è chiusa da lunedì scorso (Businesspress)

L’operaio osserva la profondità della voragine che si è aperta in Superstrada all’altezza di Comacchio.La tratta è chiusa da lunedì scorso (Businesspress)

Ferrara, 5 luglio 2018 - Se sei di Ferrara hai solo una strada per arrivare al mare: la Super. Se vieni da Ravenna o da Venezia hai solo la Romea. In entrambi i casi un buon segno della croce, prima di partire, se non fa bene non fa nemmeno male. Perché la voragine che si è aperta sul raccordo quasi all’imbocco dello svincolo con Comacchio parla per tutti. La strada per i lidi chiusa, in luglio, è come Cortina d’Ampezzo, per Natale, senza neve. Con le dovute proporzioni, un delirio e una cartolina che non fa bene a Comacchio ma anche a tutta la provincia. Quei 50 chilometri uniscono il mare a Ferrara e si diramano per tutte le direzioni. I lavori dureranno circa un mese e i comacchiesi si chiedono se sarà la solita toppa. Anche perché quello compreso tra i chilometri 43,500 e il 33,500 è una voragine: profonda tre metri e altri tre di circonferenza.

Non è uno sbriciolamento ma un collasso. Come la glassa di una torta che si squaglia sotto il vuoto di una pastafrolla che non c’è più. Come se avesse fatto ‘plaf...’. La voragine è solo la meta di un viaggio a sobbalzi, con gli ammortizzatori che cigolano e i copertoni che si consumano prima (molto prima) della loro morte naturale. Al chilometro zero, appena usciti dalla città, gli snodi del ponte dicono che sarà una battaglia. Mani strette sul volante. In bocca al lupo, ai motociclisti. Per chi fuma in macchina occhio alla cenere: ogni sobbalzo è un buco sulla camicia. Fino a Cona si respira. All’altezza dello svincolo per Gualdo l’asfalto ha la consistenza di una grattugia e il fondo della macchina rischia di essere il classico tocco di parmigiano.

Le gomme stridono, almeno fino a Masi San Giacomo. Non è un rally ma nemmeno una passeggiata di salute. Chi ha il surf sul portabagagli lo leghi ben stretto, all’altezza di Rovereto si inizia a ballare. E occhio al contachilometri, ieri mattina i tandem (pattuglia più autovelox) erano ben due: a Masi San Giacomo uno, a Migliarino l’altro. La doppia beffa no, per favore. Anche perché il bello deve ancora venire. La via per il mare, tra un camion e un camper di stranieri, fa pensare che la costa non sia quella del Nord Italia ma quella della Libia. Tra Corte Centrale, Ostellato e Comacchio i cuori deboli meglio se lasciano il posto di guida ad altri. Insomma, benvenuti ai lidi. Se ce l’avete fatta...