
"Tari, nessuno sconto per le seconde case"
I proprietari delle seconde case ai lidi stanchi di essere penalizzati. Dopo l’annuncio sul maxi sconto Tari applicato dal Comune ai residenti, il vice presidente di Proseca (libera associazione dei proprietari di seconde case dei lidi comacchiesi) Andrea Scanavini ribatte alle dichiarazioni dell’assessore Antonio Cardi, sottolineando che la sua categoria è esclusa dagli sgravi. "Mi permetto di far notare – spiega Scanavini – che l’assessore, nel dare l’annuncio del maxi sconto, parla riferendosi ai ’residenti’ del Comune di Comacchio, ma non ai proprietari delle seconde case, ben più numerosi come è noto rispetto ai residenti".
E aggiunge: "Cardi menziona come esempio che una ’coppia residente’ – continua Scanavini – in un appartamento di 50 metri quadrati a Comacchio avrà una Tari di 160 Euro (che corrisponde a 3,68 euro al metro quadrato ( includendo Iva e addizionale provinciale), mentre una ’famiglia di 4 persone residente’ in un appartamento di 100 metri quadrati a Comacchio avrà una TARI pari a 244 euro (che corrisponde a 2,81 euro al metro quadrato)". Scanavini parla dei tanti casi che riguardano i proprietari di seconde abitazioni: "Non dice nulla l’assessore Cardi riguardo al costo del servizio di nettezza urbana per i non residenti: ho vari esempi ma mi limito al mio caso, in cui per un appartamento di 96 metri quadrati pago una Tari di 384 euro, che corrisponde a 4 euro al metro quadrato (ovvero il 42% in più a parità di spazio), laddove a causa di un regolamento molto discutibile, la mia famiglia di 3 persone viene calcolata come se fossimo in 6 e ovviamente i rifiuti che produciamo si riferiscono a circa 8-10 settimane di vacanza all’anno e non all’intero anno, per cui viene riconosciuto lo sconto di un misero 15%. Come è noto i proprietari di seconde case non votano e quindi è facile fare annunci solo a favore dei residenti-votanti e scaricare gran parte del costo di Clara su di noi".
Il Comune, secondo Scanavini, devo molto in termini economici ai proprietari delle seconde case: "Forse non tutti sanno che circa la metà delle entrate comunali è costituita dalle entrate dell’Imu al netto della parte che trattiene lo Stato, quando versa tale importo nelle casse del Comune: certamente una buona parte deriva proprio dai proprietari delle seconde case (circa 45mila appartamenti). I coloni inglesi che andarono in America un bel giorno si staccarono dalla Gran Bretagna al grido “no taxaon, without representaon”: noi non possiamo staccarci, a meno di vendere le nostre proprietà, per cui per noi vale solo ’taxaon without representaon’".