Tornado devasta Bondeno

Un centinaio di tetti scoperchiati. Danni ingenti in zona industriale

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di Claudia Fortini

Dieci minuti per distruggere. Un disastro il ‘tornado’ di mercoledì. Raffiche di pioggia e una tromba d’aria mai vista prima, hanno cambiato il volto di Bondeno. Il sindaco Simone Saletti ha hiesto alla Regione lo ‘stato di crisi’. Imponente lo schieramento in campo dei soccorsi della Protezione civile sin dai primi minuti. Tanti i volontari accorsi. E’ stata evacuata nella notte la comunità Exodus di Settepolesini, che accoglie sette mamme e due bambini. La struttura non era sicura e ora sono ospitati in albergo. Mentre ieri pomeriggio sono state evacuate altre due persone da edifici ritenuti inagibili.

La notte è stata scandita dal rumore delle sirene e delle motoseghe impegnate a liberare le strade intasate da alberi caduti e da grondaie e lamiere divelte. Impossibile per il momento fare un calcolo dei danni. Ci sono famiglie, soprattutto nella zona del Cavo Napoleonico e di Salvatonica, rimaste senza una casa. Il vento si è portato via il tetto. Ma l’orgoglio degli emiliani è quello di chi si tira su le maniche, dormirà dai parenti e intanto cerca di capire come ricostruire un tetto che non ha più. Ieri mattina l’area artigianale sembrava colpita da una guerra: coperture di capannoni divelte, vetri in frantumi, ammassi di grondaie, materiali industriali sparsi. Danni enormi ai giardini pubblici di via Pironi e piazza Aldo Moro dove alberi imponenti sono stati sradicati dal vento precipitando sulle tensostrutture dei chioschi, sulle panchine, sulle auto in sosta, nei prati. Cartelli di ferro stesi al suolo. Il tetto di un palazzo di via Bonatti, nel cuore del centro storico, è precipitato su un parcheggio pubblico danneggiando le auto in sosta, mentre pezzi di tetti, balconi, lamiere sono caduti nella galleria ex Grandi. Il vento ha sradicato alberi imponenti dai giardini pubblici e privati. Tronchi e rami hanno bloccato strade del centro storico dove, nel quartiere Santissimo, due auto sono rimaste ingabbiate tra i tronchi. Immenso il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco, arrivate da Ferrara e da Cento per aiutare gli uomini del distaccamento dei vigili volontari di Bondeno che hanno prontamente bloccato, nel buio, una importante fuga di gas. Lavorano incessantemente, anche in questo momento, per mettere in sicurezza le situazioni più difficili: per liberare le strade, togliere lamiere e cemento che creano pericoli. "La sicurezza dei cittadini prima di tutto".

E’ stata questa la priorità spiegata nella riunione di emergenza di Protezione civile che si è tenuta al comando della polizia locale, coordinata dal comandante Stefano Ansaloni e dal sindaco Saletti insieme ad Alceste Zecchi della Protezione civile. Servono più di cento teli per coprire i tetti. Sono stati diffusi i numeri per l’emergenza ai cittadini: deve chiamare il 115 dei Vigili del fuoco per tutte le situazioni che creano pericolo, lo 0532 899 304 se manca l’energia elettrica, per i danni occorre compilare il modulo sul sito del comune e inviarlo a censimentodanni@comune.bondeno.fe.it oppure in forma cartacea presso l’Atrio del Municipio. Solo per informazioni si può contattare il numero 331 661 8456. Uomini e mezzi della protezione civile, arrivati anche dal coordinamento Regionale, sono al lavoro. Tanti i volontari accorsi. Per questa mattina alle 10 è prevista la visita del presidente della Regione Stefano Bonaccini. Ieri la presenza di Marcella Zappaterra e di Fabio Bergamini. Il vento ha fatto volare via anche le sbarre del passaggio a livello sulla provinciale che collega Bondeno a Stellata che ieri mattina era ancora chiusa. I rami hanno ostruito la strada provinciale verso Cento in una lotta contro il tempo per liberarla. Sono cadute grondaie, comignoli, antenne un po’ ovunque. Tante le cantine allagate. "Sto inoltrando alla Regione la richiesta dello stato di crisi regionale – ha sottolineato il sindaco Saletti – per affrontare l’emergenza con totale efficacia. Sono sul territorio per essere costantemente al fianco di cittadini e imprese".