Ferrara, i treni veloci passano da tre a dieci. Ecco gli orari

Nuovi collegamenti per Roma con fermata in città. Buona notizia per turisti e pendolari

Ferrara, il potenziamento dei treni Freccia Rossa scatta il 15 dicembre (Newpress)

Ferrara, il potenziamento dei treni Freccia Rossa scatta il 15 dicembre (Newpress)

Ferrara, 21 ottobre 2019 – Aumentano le fermate dei treni ad alta velocità in città. Da domenica 15 dicembre , con l’entrata in vigore dell’orario invernale, i collegamenti diretti con Firenze, Roma e Napoli raggiungeranno un numero senza precedenti per Ferrara. Cresceranno soprattutto le Frecce di Trenitalia per la capitale passando da tre a dieci al giorno (nel dettaglio: quattro Frecciargento, due Frecciarossa e quattro Frecciarossa1000). La metà delle corse verrà inoltre prolungata fino a Napoli , sinora non raggiunta. L’offerta di Trenitalia così potenziata si affiancherà a quella dei concorrenti di Ntv, che introdusse Ferrara come destinazione tre anni fa e che già garantisce sei Italo fino a Roma (diventeranno sette), di cui tre per Napoli.

Il sistema dei treni veloci, a differenza di Regionali e Intercity, il cui numero dipende da un contratto di servizio con la Regione o con lo Stato, sono regolati essenzialmente dal mercato. Nessuna concessione politica, dunque.

Sono i viaggiatori stessi a chiedere un potenziamento; pur non divulgando numeri e percentuali, considerati dati sensibili nella competizione con l’altro vettore, da Trenitalia trapela un aumento di domanda da e per Ferrara giustificato delle indagini commerciali. Le nuove tracce orarie copriranno l’intero quotidiano permettendo spostamenti più comodi sia per i viaggi d’affari sia per quelli di piacere; il primo Frecciarossa passerà alle 7.29 in tempo per raggiungere Firenze alle 8.39, Roma alle 10.25 e Napoli alle 11.48. Specularmente, in direzione opposta, saranno rafforzate le partenze per Padova e Venezia , e nella fascia serale sarà introdotto 1 Frecciargento per Trieste e 1 Frecciarossa1000 per Udine (in aggiunta alla conferma di un Italo).

Più omogenei poi i tempi di percorrenza, con differenze di qualche minuto tra Italo e le Frecce: poco meno di tre ore per Roma , poco più di un’ora per Firenze e Venezia, poco più di mezz’ora per Padova, circa quattro ore e un quarto per Napoli. Grazie all’incremento di convogli Ferrara sarà la città emiliano-romagnola più comodamente connessa alla capitale , dopo ovviamente Bologna, e a parte Reggio Emilia che tuttavia conta sulla stazione dell’alta velocità lontano dal centro. Al momento, mancano peraltro gli altri treni che completeranno il quadro generale, ossia Regionali, Intercity, e i treni a lunga percorrenza lungo la linea adriatica. Unica variazione in negativo al momento un Italo per Salerno, forse recuperabile nella stagione estiva. E mentre i treni corrono, nell’ ex scalo merci lungo via San Giacomo tutto è fermo.

Qui avrebbe dovuto esser pronto da un anno il nuovo parcheggio di Metropark, la società del gruppo Fs che gestisce i servizi di sosta e mobilità in un’ottantina di stazioni. Il progetto, presentato in Comune a febbraio 2018, prevede 119 posti auto, con 5 stalli per la ricarica dei veicoli elettrici, e accesso automatizzato. Il cantiere non si è però mai aperto per via di un iter supplementare che ha comportato il coinvolgimento della Soprintendenza, in precedenza non intervenuta nella conferenza dei servizi. Entro fine mese Metropark manderà alle imprese le lettere d’invito a partecipare alla gara d’appalto ; trascorsi i tempi per la selezione, occorreranno quattro mesi di lavori. Il parcheggio dovrebbe funzionare «se tutto va bene entro primavera, assolutamente entro l’estate prossima», prom ette Fabio Celentani Ungaro , responsabile dello sviluppo Asset e Operations di Metropark.

Le caratteristiche non sono mutate nel frattempo, per cui si tratterà di un’area a pagamento, salvo il parcheggio gratuito ‘Kiss e Ride’ per i primi quindici minuti. A Metropark inoltre, ad esempio a Padova, è affidato anche un Bicipark da 830 posti. Un sistema futuribile per Ferrara dove di tanto in tanto si vagheggia di velostazione? Dipenderà dalle condizioni. «A Padova il sistema è a pagamento e c’è la cultura di un ticket per avere la bici al sicuro – rimarca Celentani Ungaro –. A Ferrara dobbiamo approfondire il tema con l’amministrazione. È un servizio che necessita di personale per l’assistenza e si deve rientrare dell’investimento».