Aviaria a Codigoro, sei indagati per la truffa all’Ausl

Secondo la guardia di finanza l’azienda appaltatrice avrebbe subappaltato i lavori a cooperative i cui dipendenti non possedevano i requisiti per l’intervento di bonifica. La procura chiede il rinvio a giudizio

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Ferrara, 11 maggio 2021 - Si sono concluse con g li avvisi di garanzia notificati nei confronti di sei indagati e la relativa richiesta di rinvio a giudizio le indagini su una truffa da due milioni di euro all’Ausl. Le indagini, condotte dalla guardia di finanza coordinata dal pm Andrea Maggioni, riguardavano i lavori affidati dall’azienda sanitaria ad una cooperativa forlivese in occasione dell’emergenza avvenuta nel Comune di Codigoro per un focolaio di influenza aviaria in un allevamento avicolo nell’ottobre del 2017. Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (caporalato), truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e subappalti non autorizzati. I sei indagati sono il presidente, il vicepresidente e il direttore di cantiere della cooperativa e i legali rappresentanti delle tre imprese alle quali erano stati successivamente concessi in subappalto i lavori , senza la preventiva autorizzazione dell’agenzia regionale Intercenter. L’inchiesta era stata avviata a seguito di un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A13. A bordo del mezzo incidentato c’erano dodici persone, in maggioranza senegalesi e nigeriani, che assieme ad altri loro connazionali avevano lavorato nello stabilimento dell’allevamento avicolo di Codigoro. Gli approfondimenti investigativi, spiega la guardia di finanza, hanno permesso di accertare che l’azienda appaltatrice era ben consapevole che i lavoratori delle cooperative a cui aveva affidato i lavori, non possedevano i necessari requisiti tecnico-professionali (formazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e uso di dispositivi di protezione individuali) per il regolare e corretto svolgimento delle operazioni di abbattimento, disinfezione e bonifica. Per tentare di lucrare sull’appalto sarebbero state fornite "false" spiegazioni all’Azienda Sanitaria Locale riguardo l’identità del personale impiegato, presentando, per di più, un preventivo di spesa artatamente gonfiato riferibile alla quota parte dei costi richiesti dalla cooperativa forlivese e relativi ai sub-appalti delle tre cooperative per un ammontare complessivo di oltre due milioni di euro.