Ubriaco aggredisce i militari: in manette

Il 30enne ha prima danneggiato i tavolini del ’Dream Caffé’, poi si è avventato sul titolare. Sul posto sono arrivati i carabinieri

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Aveva alzato un po’ troppo il gomito, il 30enne che ha scatenato un vero e proprio parapiglia al bar ‘Dream Caffè’ di Ariano Ferrarese, località del Comune di Mesola. Era la notte del 3 maggio scorso, quando diversi cittadini hanno contatto la centrale operativa dei Carabinieri di Comacchio, preoccupati per la presenza di uomo particolarmente esagitato e aggressivo al bar in piazza Garibaldi, cuore della frazione mesolana. Per questo motivo, l’operatore ha deciso di inviare sul posto la gazzella del nucleo radiomobile della compagnia di Comacchio e una pattuglia della stazione di Lagosanto per appurare cosa stesse accadendo. Gli uomini dell’Arma, arrivati presso il locale, sono stati subito avvicinati dal titolare e da alcuni clienti che hanno indicato loro una persona, che si trovava ancora in piazza e che poco prima aveva danneggiato alcuni tavolini e altri arredi del bar. Non solo. Aveva anche aggredito lo stesso titolare e due clienti che erano intervenuti in sua difesa. Raccolte la testimonianze sull’accaduto da parte del titolare e degli avventori del bar, i carabinieri del Norm di Comacchio e della stazione di Lagosanto si sono subito avvicinati all’uomo per chiedergli le ragioni del gesto, ma quest’ultimo, evidentemente ubriaco, in tutta risposta li ha aggrediti con calci e spintoni. I militari, però, non si sono dati certo per vinti e sono riusciti ad aver ragione dell’aggressore, nonostante la sua opposizione: lo hanno bloccato e arrestato per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché per lesioni personali.

L’uomo è stato portato in caserma per le operazioni di identificazione: si trattava di un 30enne di origini marocchine (S.A., le iniziali del suo nome), residente in zona, già noto alle forze dell’ordine e che è risultato essere già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria nell’ambito di un altro procedimento penale a suo carico. Terminate le formalità di rito, il 30enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità giudiziaria competente: un provvedimento assunto in attesa che venisse celebrata l’udienza di convalida dell’arresto e il procedimento con rito direttissimo. Nella giornata di ieri, il giudice monocratico del Tribunale di Ferrara ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza dibattimentale al prossimo 24 maggio.

Valerio Franzoni