Il sindaco Alan Fabbri ha firmato ieri mattina l’atto di costituzione di parte civile attraverso il quale "miriamo di ottenere dagli imputati il risarcimento, pur simbolico, per i danni prodotti alla città in anni di crimini, insicurezza e paura". La richiesta del Comune, difeso dall’avvocato Giacomo Forlani, è stata accolta ieri mattina dal tribunale, che ha disatteso le obiezioni dei legali di alcuni imputati, i quali ne avevano chiesto l’estromissione. "Mentre il Pd e la precedente amministrazione minimizzavano e ridicolizzavano le nostre segnalazioni e i nostri appelli, la mafia nigeriana proliferava in città, tra crimini, insicurezza, che per qualcuno era solo frutto di una errata percezione dei cittadini, e paura. I fatti – dice il primo cittadino – ci hanno dato ragione: con l’operazione sfociata nei 31 arresti di circa un anno fa, per cui ringraziamo nuovamente la Dda e le forze dell’ordine, è emersa con evidenza la verità, e cioè che la malavita esisteva e che dietro crimini e violenze si celava una strutturata organizzazione criminale da tempo operante in città". "Da quel momento la storia ha avuto fortunatamente un lieto fine: al Gad abbiamo inaugurato il parco Marco Coletta, si sono insediate attività, abbiamo realizzato aree attrezzate dove i bimbi giocano, si trovano famiglie, gli anziani possono fare attività, abbiamo inaugurato un campo polivalente per lo sport. Quell’area è rinata". "La richiesta di costituzione di parte civile – dice il vicesindaco Nicola Lodi – è stata per noi un atto dovuto dopo una battaglia di civiltà durata anni, purtroppo con la resistente opposizione di una ex giunta che fingeva o voleva non vedere. Affrontare i problemi per risolverli, senza nascondersi sotto la sabbia: questa è e sarà sempre la nostra linea di indirizzo".
Cronaca"Una importante battaglia di civiltà"