"Via Scalambra, subito la messa in sicurezza"

Ordinanza del sindaco: "Entro 10 giorni recinzione antiscavalco e chiusura di tutti gli ingressi". Altrimenti interviene il Comune.

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FERRARA

Il punto fermo è che quell’area deve essere messa in sicurezza. Quei palazzoni abbandonati di via Scalambra ’invocano’ interventi importanti e urgenti. E considerando che la proprietà pare non ’sentirci’, l’amministrazione comunale è passata all’attacco. Con un ordinanza firmata dal sindaco Alan Fabbri che impone alla Bs Invest di Brescia, proprietaria degli immobili e dell’area, di compiere tutto quanto è necessario per mettere in sicurezza lla zona che da tempo è diventata rifugio di senzatetto e luogo di spaccio.

"Entro dieci giorni – si legge nel testo dell’ordinanza - la proprietà deve provvedere a realizzare adeguata recinzione del cantiere, in modo da impedirne lo scavalcamento; sistemare la segnaletica a norma di legge per impedirvi l’accesso; rimuovere arbusti, rovi e materiali abbandonati, anche con la tamponatura di tipo di apertura". Il tutto sotto la supervisione di un tecnico e comunque finalizzato al completamento dei lavori. Se l’ordinanza dovesse rimanere lettera morta, l’amministrazione comunale è già pronta a intervenire per eseguire le opere necessarie, salvo poi ovviamente, come la normativa prevede, rivalersi per i costi sostenuti sulla stessa proprietà.

"Non era più possibile andare avanti così – spiega il vice sindaco e assessore alla Sicurezza, Nicola Lodi – Abbiamo cercato ripetutamente di far iniziare i lavori di messa in sicurezza, con richieste verbali. Anche dopo ripetuti incontri con la proprietà. Ma fino a oggi abbiamo ricevuto solo promesse e nessuna azione. Non ce lo possiamo permettere, i residenti della zona hanno giustamente chiesto un intervento radicale e questo deve essere. Altrimenti deve intervenire l’Amministrazione. Quella area va messa in sicurezza". La proprietà ha quindi dieci giorni di tempo per organizzarsi e sistemare l’area.

Si tratta di una situazione di degrado che va avanti da molti anni, da quanto la Bs Invest ha interrotto i lavori di costruzione dei palazzi. Da allora la situazione è andata progressivamente peggiorando, fino a quando quelle strutture incompiute non sono diventate ricovero di senzatetto e spacciatori. E i residenti delle aree confinanti da anni chiedono che la situazione venga definitivamente risolta.

"Non possiamo dar loro torto – conclude il vicesindaco Lodi – Non si poteva certo continuare a spiegare che trattandosi di privati, il Comune non può fare niente. C’è un problema di sicurezza, che è urgente risolvere, e l’Amministrazione ha deciso di intervenire. Andremo avanti fino a quando l’area non sarà sistemata e sicura". A corroborare l’azione del Comune anche una nota del prefetto del 31 luglio scorso in cui è stato evidenziato "il perdurare delle condizioni di abbandono, di mancata protezione dell’area e di occupazione abusiva e degrado dell’area". Mentre nell’area limitrofa, all’ ex distilleria di via Turchi, i lavori di messa in sicurezza degli immobili sono già inziati e procedono come chiesto dal Comune alla proprietà.

Cristina Rufini